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Aurora Maniscalco morta a Vienna, il papà: “A maggio subì un aborto, i medici parlavano anche di aggressione”

Il papà di Aurora Maniscalco ha raccontato che nel maggio scorso la figlia aveva subito un aborto. Nel referto medico, secondo l’uomo, si farebbe riferimento anche a un’aggressione fisica. La 24enne è morta dopo essere precipitata dal balcone della sua abitazione a Vienna nella serata tra il 21 e il 22 giugno. Al momento dei fatti vi era con lei il fidanzato.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Aurora Maniscalco.
Aurora Maniscalco.

Aurora Maniscalco si sarebbe rivolta all'ospedale Villa Sofia Cervello per un'aggressione fisica nel maggio scorso. A dirlo è il papà della hostess deceduta a Vienna nella serata tra il 21 e il 22 giugno scorso. Stando alle parole dell'uomo, la 24enne si era recata in ospedale dopo aver subito un aborto. "Nel referto dei medici si parlava di un'aggressione fisica – ha ricordato -. Come tante ragazze, anche mia figlia mi ha tenuto all'oscuro di tutto, sia dell'aborto che della violenza fisica. La mia ex moglie mi ha detto in un secondo momento che Aurora aveva avuto momenti di tensione con il fidanzato".

L'hostess 24enne è precipitata dal terzo piano del palazzo di Vienna nel quale viveva con il fidanzato. La ragazza è stata ricoverata in ospedale, ma è morta poco tempo dopo per la gravità delle ferite riportate. I primi risultati dell'autopsia svolta sul cadavere della giovane avrebbero escluso ferite provocate da terzi e avrebbero evidenziato solo le lesioni dovute alla caduta.

I genitori della 24enne continuano a chiedere risposte, insistendo sull‘impossibilità di un gesto volontario da parte della hostess e mostrando dubbi sulla pista dell'incidente. I familiari di Maniscalco hanno parlato di incomprensioni con il fidanzato, anch'egli palermitano, nei mesi scorsi e hanno ora pubblicamente denunciato un aborto subito dalla 24enne e una presunta aggressione fisica.

"Quello che fa rabbia è che al funerale di Aurora non vi fosse nessuno dalla famiglia di lui. Neppure un fiore – hanno ricordato i familiari della 24enne -. Non abbiamo ricevuto neppure una parola di conforto, forse sono perfino infastiditi dal clamore che questa vicenda ha suscitato". L'avvocato Alberto Raffadale sta lavorando per ricostruire la dinamica di quanto accaduto anche lo scorso maggio e le ragioni per cui il referto nel quale si cita l'aggressione non abbia fatto partire indagini più approfondite sulla vita e sul decesso di Maniscalco.

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