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Aurora Maniscalco, il papà chiede chiarezza sulla morte. Il padre del fidanzato: “Ci buttano fango addosso”

“Noi non vogliamo colpevolizzare nessuno, ma vogliamo chiarezza per poter piangere in pace Aurora”. Sono le parole di Francesco Paolo Maniscalco, papà dell’hostess morta dopo essere precipitata dal terzo piano del suo appartamento a Vienna. Il fidanzato 27enne ha raccontato che la giovane si sarebbe lanciata nel vuoto dopo un litigio. Ma i familiari non credono al suicidio. Il padre lo difende: “Ci stanno buttando fango addosso.”
A cura di Eleonora Panseri
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Aurora Maniscalco.
Aurora Maniscalco.

"Noi non vogliamo colpevolizzare nessuno, ma vogliamo chiarezza per poter piangere in pace Aurora". Sono le parole di Francesco Paolo Maniscalco, padre dell'hostess palermitana morta dopo essere precipitata dal terzo piano del suo appartamento a Vienna.

L'uomo è stato intervistato dal Tg1. Alle telecamere del telegiornale il padre della 24enne ha raccontato che "è stata fatta denuncia e chiesta la riapertura delle indagini per accertare come sono realmente accaduti i fatti".

Insieme alla ragazza al momento della caduta, avvenuta nella notte tra sabato 21 e domenica 22 giugno, c'era il fidanzato Elio Bargione, 27 anni, anche lui palermitano. Il giovane ha raccontato alla polizia austriaca di aver litigato con Aurora e che lei, subito dopo, si sarebbe lanciata nel vuoto.

Il 27enne avrebbe quindi chiamato i genitori e, solo diverse ore dopo, quelli della ragazza. I familiari di lei però non credono al suicidio. Il padre di Bargione, Carlo, difende il figlio. "Ci stanno buttando fango addosso – ha detto – si è creato uno sciacallaggio mediatico".

Che Aurora possa essere stata vittima di "un incidente o di un possibile gesto disperato" è la conclusione a cui è giunta anche la polizia viennese, secondo quanto pubblica il quotidiano Kronen Zeitung, il più diffuso in Austria.

Gli investigatori, rispondendo a una domanda dei giornalisti austriaci, hanno detto: "Per noi, contrariamente alle affermazioni della famiglia, profondamente addolorata, il caso è chiuso".

"Dopo aver ascoltato i testimoni e interrogato l'amico della defunta – ha spiegato la polizia al quotidiano – è rimasta solo la versione di un incidente o di un possibile gesto disperato".

La decisione finale però spetterà alla magistratura austriaca che dopodomani, venerdì 27 giugno, deciderà se accogliere o meno la ricostruzione della polizia di Vienna. I familiari della 24enne contestano la valutazione e hanno fatto sapere che si opporranno a ogni ipotesi di chiudere l'inchiesta.

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