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Attacco informatico a Ferrovie, disagi proseguiti anche oggi: Procura di Roma apre un’indagine

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo in relazione all’attacco hacker alla rete informatica di Ferrovie di ieri. Potrebbero essere ipotizzati i reati di accesso abusivo a sistema informatico e tentata estorsione.
A cura di Susanna Picone
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La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine in relazione all'attacco hacker avvenuto ieri alla rete informatica di Ferrovie dello Stato. Dopo aver analizzato l'informativa della polizia postale non si esclude che i pm possano ipotizzare i reati di accesso abusivo a sistema informatico e tentata estorsione.

Tabelloni degli orari in tilt, biglietterie automatiche fuori uso nelle stazioni, agenti della polizia ferroviaria che in alcune città come Roma sono stati impegnati per ore a dare assistenza ai passeggeri. È quanto accaduto nel giorno dell’attacco informatico che ha colpito i sistemi di Ferrovie dello Stato e anche oggi ci sono stati dei problemi: una serie di servizi è proseguita a singhiozzo ma in questo caso probabilmente per una sorta dei blindatura dei sistemi operata da Rfi e Trenitalia. Nelle stazioni di Venezia-Santa Lucia e Mestre sono stati segnalati disagi ai tabelloni orari, con ritardi e corse cancellate nonostante i convogli circolassero regolarmente. Qualcuno ha anche segnalato difficoltà nel comprare biglietti online.

Anche Trenord ha fatto sapere di aver subito ripercussioni dopo l’attacco. "Siccome anche Trenord ha un sistema di bigliettazione collegato a quello di Trenitalia, siamo stati toccati anche noi da questo attacco – è quanto ha riferito l’amministratore delegato Marco Piuri -. Abbiamo dovuto bloccare la vendita attraverso gli sportelli, mentre la vendita è continuata in via digitale. In stazione è possibile acquistare i biglietti nelle biglietterie automatiche. Stiamo seguendo la situazione per limitare l'eventuale contagio, ma da nelle prossime ore puntiamo a essere in condizione di riprendere normalmente. Poi dipende da Ferrovie dello Stato capire come riescono a risolvere il problema".

L'attacco a Ferrovie, a quanto ricostruito finora, sarebbe stato causato da un ransomware cryptolocker, cioè virus che criptano i dati e poi alle vittime viene chiesto un riscatto. "Allo stato attuale non sussistono elementi che consentano di risalire all'origine e alla nazionalità dell'attacco informatico", così in una nota Ferrovie dello Stato sottolineando che "sta lavorando in stretta collaborazione con l'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e con la Polizia".

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