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AstraZeneca, Cavaleri (Ema): “Chiedevamo di verificare prima di sospendere vaccino, panico inutile”

Sulla vicenda AstraZeneca è intervenuto questa sera Marco Cavaleri: “Sui casi di trombosi cerebrali, che risultano avvenire con una frequenza un po’ più alta di quella che ci saremmo aspettati, soprattutto nelle persone tra i 20 e i 50 anni, circa uno su un milione, dobbiamo cercare di capire se possono essere in qualche modo correlati al vaccino. Ad oggi non lo sappiamo”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Secondo Marco Cavaleri, responsabile della strategia vaccini dell'Ema, l'agenzia non era a favore di una sospensione di AstraZeneca, come è stato deciso la scorsa settimana in vari Paesi europei, tra cui l'Italia. Per Cavaleri si è trattato di una decisione presa sull'onda nell'emotività, per timore che i cittadini non capissero la situazione. Lo ha spiegato questa sera durante la trasmissione "Che tempo che fa".

"Sui casi di trombosi cerebrali, che risultano avvenire con una frequenza un po' più alta di quella che ci saremmo aspettati, soprattutto nelle persone tra i 20 e i 50 anni, circa uno su un milione, dobbiamo cercare di capire se possono essere in qualche modo correlati al vaccino. Ad oggi non lo sappiamo e non abbiamo certezza al riguardo. Non dobbiamo inoltre dimenticarci che il Covid causa anche questi eventi, sebbene rari".

Sulla sospensione della vaccinazione AstraZeneca con numeri comunque bassi, Cavaleri ha detto: "Sono scelte a volte anche emotive, basate sulla paura che qualcosa sta succedendo e la popolazione non capisca: questo ha portato molti paesi europei a fermare le vaccinazioni quando noi chiedevamo di aspettare di vedere i dati, di capire, di avere certezza prima di sospendere. Bisogna prima verificare l'esistenza di un rischio reale – ha ribadito il responsabile dei vaccini dell'agenzia europea – perché se non c'è fermare le campagne vaccinali crea solo confusione e inutile panico".

Dello stesso avviso è anche Luca Pani, ex direttore generale dell'Agenzia italiano per il farmaco: "Io avrei continuato senza dubbio, avrei continuato dritto con AstraZeneca. L'Aifa ha però ritenuto diversamente", ha detto questa sera a ‘Non e' l'Arena' su La7 . "Mi sarei dimesso se il ministro o chi per lui mi avesse detto ‘decido io' o preso tempo", ha aggiunto.

Secondo Cavaleri "nei prossimi mesi vedremo un aumento massiccio della produzione dei vaccini". L'Ema farà delle ispezioni in Russia ad aprile per il siero Sputnik, sulla produzione e sullo studio clinico. Per questo vaccino l'agenzia ha iniziato "la revisione a cicli che avviene solo per i vaccini promettenti: i dati vengono visti in corso per procedere, quando il dossier è completato, con un'approvazione veloce. Stiamo guardando tre vaccini – ha aggiunto Cavaleri – Sputnik, Curevac e Novavax".

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