Nuovo arresto per monsignor Scarano: finte donazioni per milioni di euro

Nuovo arrestato per Nunzio Scarano, il religioso ed ex contabile dell’Apsa (Amministrazione patrimonio Sede Apostolica) finito per la prima volta in manette lo scorso giugno, quando fu coinvolto in uno scandalo Ior-Vaticano insieme al broker finanziario Giovanni Carenzio e all’ex 007 Mario Zito. In quella occasione il monsignore è stato accusato di aver tentato di riportare in Italia venti milioni di euro degli imprenditori D’Amico. La Guardia di Finanza ha notificato oggi al religioso un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari che, da quanto si apprende, riguarda anche un altro sacerdote e un professionista. Sarebbero state accertate finte donazioni per milioni di euro. Le accuse ipotizzate nei confronti di Scarano sono concorso in riciclaggio e falso. La Guardia di Finanza ha reso noto di aver provveduto a sequestrare beni immobili e disponibilità finanziarie per milioni di euro. I dettagli della nuova ordinanza di custodia cautelare saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa presso il comando provinciale di Salerno alle ore 10.30 e alla presenza del procuratore capo di Salerno Umberto Zampoli.
La Gdf sta eseguendo sequestri di disponibilità finanziarie e conti correnti nella sede dello Ior in Vaticano. I finanzieri, secondo quanto appreso, avrebbero accertato false donazioni provenienti da società offshore transitate su conti Ior intestati al religioso. Le accuse che hanno portato Nunzio Scarano agli arresti domiciliari sono state formulate dalla Procura della Repubblica di Salerno. I provvedimenti sono stati eseguiti dalla Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Giudiziaria di Salerno. Nell'inchiesta della Procura di Salerno, mons. Nunzio Scarano è accusato di riciclaggio per presunte donazioni ritenute dagli inquirenti fittizie. Secondo l'ipotesi investigativa le donazioni sarebbero servite a coprire un grosso riciclaggio di denaro con Scarano che avrebbe contattato una sessantina di persone chiedendo ad ognuno di loro la compilazione di un assegno circolare con somme intorno ai diecimila euro. Avrebbe detto di dover ripianare i debiti di una società immobiliare titolare di alcune abitazioni nel centro storico di Salerno. Gli assegni sarebbero stati soltanto una partita di giro, in quanto al momento della consegna i donatori avrebbero ricevuto l'equivalente in denaro contante.
Aggiornamento – Contrariamente a quanto era stato riferito da fonti investigative, non c'è stato alcun accesso della Finanza nella sede dello Ior: stamattina è stata avanzata per il tramite del ministero della Giustizia una richiesta di rogatoria al Vaticano che è ora in attesa di risposta.