Antitrust accusa: cinque società hanno fatto cartello per gli appalti sulla pulizia delle scuole
Le società CNS (Consorzio Nazionale Servizi), Manutencoop Facility Management, EXITone e Kuadra sono finite nel mirino dell'Antritrust in seguito ad accertamenti condotti in collaborazione con la Guardia di Finanza. Le imprese avrebbero posto in essere un "cartello", ovvero un accordo avente ad oggetto il coordinamento delle modalità di partecipazione alla gara comunitaria bandita dalla Consip per l’affidamento dei servizi di pulizia negli Istituti Scolastici, di ogni ordine e grado, e nei centri di formazione della Pubblica Amministrazione.
Secondo l'Autorità Garante per la Concorrenza l'accordo tra le società sarebbe volto alla ripartizione di quasi tutti i 10 lotti finora aggiudicati, in violazione della normativa europea relativa alla concorrenza. La base d'asta ha un importo totale di 1,63 miliardi di euro, vale per un periodo di due anni ma può essere rinnovato anche per un terzo. Approssimativamente ciascun lotto ha un valore di circa 100 milioni di euro ma raggiunge, per i lotti 4 (Sardegna e Lazio) e 11 (Puglia), un importo pari a quasi 200 milioni di euro.
L'analisi delle offerte presentate secondo l'Antitrust rivelerebbe la sistematica assenza di un effettivo confronto competitivo tra l’ATI (Associazione temporanea di imprese) costituito tra CNS, EXITone e Kuadra da un lato, e, dall’altro, la società Manutencoop Facility Management S.p.A., sia in termini di mancata presentazione che di scarsa aggressività delle offerte formulate in relazione ai diversi lotti. Le società, dunque, avrebbero fatto cartello per spartirsi i sostanziosi appalti.
