523 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Ultime notizie sulla scomparsa di Denise Pipitone

Anna Corona: “Come Piera Maggio voglio verità per Denise Pipitone, contro di noi processo mediatico”

Dopo che gli inquirenti sono tornati nella casa dove viveva Anna Corona “Quarto Grado” ha intervistato la mamma di Jessica Pulizzi, prima accusata e poi ritenuta innocente per la scomparsa di Denise Pipitone: “Ci troviamo a rivivere un processo mediatico, una situazione di non vivibilità, di nuovo tutti con il dito puntato contro”, dice sostenendo di volere come Piera Maggio la verità sulla bambina scomparsa da Mazara del Vallo all’età di 4 anni.
A cura di Susanna Picone
523 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

“Ci troviamo a rivivere un processo mediatico, una situazione di non vivibilità, di nuovo tutti con il dito puntato contro”: a parlare, in una intervista esclusiva a “Quarto Grado”, è Anna Corona, di cui recentemente si è tornati a parlare in merito all’inchiesta sulla scomparsa di Denise Pipitone. Mercoledì i carabinieri del Sis del reparto operativo di Trapani hanno raggiunto l'abitazione in via Pirandello a Mazara del Vallo in cui un tempo viveva Anna Corona per svolgere degli accertamenti. Perché è stata perquisita quella casa dove lei viveva fino a due anni fa? “Non so il perché – risponde l’ex moglie del papà biologico di Denise – gli inquirenti stanno lavorando. Ho appreso la notizia dai telegiornali. Se hanno ritenuto opportuno farlo…”. Anna Corona è la madre di Jessica Pulizzi, prima accusata e poi ritenuta innocente per la scomparsa della sorellastra Denise Pipitone: “Io e la mia famiglia lo stiamo vivendo con un pessimo stato d’animo: ci troviamo in un processo mediatico che abbiamo già vissuto. È stato molto faticoso riprendere una quotidianità ‘normale’. C’è stato un processo nei confronti di Jessica: dopo i tre gradi di giudizio, si è chiuso e mia figlia è stata assolta. Hanno indagato anche su di me, ed è stato archiviato tutto. Non sto criticando gli inquirenti e la magistratura: dico solo che, faticosamente, abbiamo provato a riavere una vita quasi normale… che è ancora stata stravolta. Non lo ritengo giusto: siamo persone semplici”, continua Anna Corona nell’intervista. Sua figlia Jessica ha ora una figlia che – dice – “sta cercando di educare e crescere nel migliore dei modi”.

"Desidero la verità tanto quanto la desidera Piera Maggio"

“È pazzesco, quello che si sta evidenziando in televisione; è pazzesco quello che sto ascoltando; è pazzesco quello che stiamo ricevendo, anche a livello di minacce, per la bambina. Manca Denise e desidero la verità, tanto quanto la desidera Piera Maggio… perché ho le mie figlie. Lo desidero dal profondo del cuore, perché la verità rende liberi. Siamo persone pulite: l’ha dimostrato un processo e un’archiviazione… Non so perché sia stato riaperto, a questo penseranno gli avvocati. La gente ci giudica: non lo ritengo corretto. Siamo nel 2021: non sono preoccupata e non ho paura di camminare a testa alta nella mia città, sia io che le mie figlie. Tutta questa rivolta mediatica è disumana, incivile, non è corretta e non è intelligente. Abbiamo affrontato un processo e cerchiamo di vivere in serenità il nostro futuro, che ci sta di nuovo inghiottendo in situazioni pessime”, è lo sfogo di Anna Corona. Su una domanda dei presunti depistaggi durante le indagini dopo la scomparsa di Denise, dice che non è lei a dover rispondere al Pm: “In Tribunale ho risposto, a quello che hanno chiesto. M’interessa solo essere lasciata in pace, perché abbiamo diritto di vivere una vita serena”.

I controlli nella casa di Anna Corona: "Non c'è nulla da trovare"

Immagine

In merito ai controlli nella casa di Mazara, di un pozzo o di una botola, Anna Corona dice che “non può emergere niente”. “Posso rispondere per me: loro sono andati e sanno il perché. In quella casa non c’è niente da trovare”. Riguardo la questione dell’appartamento della vicina: “Sono stata accusata ingiustamente, anche per questo passaggio discusso in Tribunale. Sono stata incolpata ingiustamente anche a livello mediatico. Non ho detto che quella era casa mia: ho detto agli inquirenti di salire. In tv si ribadisce che abbia ingannato gli inquirenti e non è vero. All’epoca mi hanno fatto delle domande sulla casa della vicina, perché si sono rifiutati di salire. E quando sono entrati in quella casa sapevano di non essere in casa mia”.

"Siamo stanche, il popolo crede ai processi mediatici"

Nell’intervista Anna Corona dice che avrebbe voluto partecipare alla manifestazione per Denise Pipitone proprio la sera dell'ispezione in casa: “Il mio cuore vuole la verità. Non mi tiro indietro, per la verità. Sarei andata pure io alla fiaccolata: non temo di essere solidale con chi chiede la verità, perché anche io chiedo la verità. Anche la mia famiglia la chiede”. Ma "è stata una giornata particolare”. “Ho due figlie che continuano a essere perseguitate, mortificate: minacciano di morte noi e la bambina di mia figlia. Questo è il popolo italiano, che crede ai processi mediatici. Siamo stanche, perché abbiamo dimostrato di essere innocenti attraverso un processo. Se avessi avuto qualcosa da dire, l’avrei detta e non bisogna confondere il silenzio con l’omertà. Se sapessi anche un minimo dettaglio, per favorire la ricerca di Denise, parlerei. Con Piera Maggio siamo state amiche, ma non so niente”, ha aggiunto.

Le nuove indagini su Denise Pipitone, Anna Corona: "Sono con Piera Maggio"

Immagine

Con Piera Maggio, sostiene Anna Corona, “non c’era nessuna ruggine”, e che lei non avrebbe mai toccato una bambina per un tradimento: “Dalla mia separazione alla scomparsa di Denise, sono passati quattro anni. Abbiamo avuto un passato un po’ tortuoso, ma non avremmo mai toccato una bambina per un tradimento. Questa città deve ricordarsi che la famiglia Corona è corretta ed educata”. E per questo non teme la riapertura delle indagini: “Non ho paura, non posso avere paura di una cosa che non ho fatto, che non abbiamo fatto. Poi gli inquirenti devono fare il loro lavoro, ma io non ho paura. Quel giorno lavoravo in albergo e non ho più niente da dire. Voglio solo rivolgermi a Piera Maggio e dirle che sono solidale con lei e voglio anche io la verità. Non mi interessa il suo pensiero: conosco il suo dolore, che è atroce, che nessuna madre dovrebbe provare. Voglio la verità tanto quanto lei. Sono con lei. Sono al suo fianco”.

523 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views