Animalisti denunciano Sgarbi: “Offende le capre. Sono animali intelligenti”

“Capra, capra, capra”. Chi conosce Vittorio Sgarbi sa anche che il critico d’arte ama utilizzare quella parola: con ironia, spregiudicatezza, a volte cattiveria, tra talk show o affidata ai suoi post su Facebook (“Capre, sono ancora qui” ha scritto sul social network dopo l’operazione alla quale è stato sottoposto qualche settimana fa), l’ex sindaco di Salemi condisce sin troppo spesso i suoi ‘discorsi’ con quel termine. Ma se i suoi followers, così come i suoi detrattori, il più delle volte la prendono con ironia, la stessa cosa non vale per l’Aidaa che ha infatti deciso di presentare un esposto alla Procura di Ferrara per denunciare Sgarbi. L’obiettivo è verificare se l’uso spregiativo del termine ‘capra’ che il “critico d’arte usa a sproposito non sia un incitamento al maltrattamento di animali, oltre che un uso scorretto della lingua italiana. Nella descrizione della specie animale capra infatti si legge che la stessa è tra gli animali più intelligenti che esistano”, così scrive l'Associazione italiana difesa animali ed ambiente. Quella di Lorenzo Croce, firmatario della denuncia contro Sgarbi, è una provocazione “fatta contro chi delle provocazioni ha fatto un modo di vivere e quindi a lui chiediamo oltre che di smetterla di usare impropriamente il nome capra come epiteto anche di andare a vivere tre giorni con i pastori e imparare pascolando le capre quanto sono intelligenti quegli animali”. Chissà cosa scriverà ora Sgarbi in merito alla denuncia dell’Aidaa. Un’idea già ce l’abbiamo…