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Andria, muore a 72 anni e la moglie dona i suoi reni, il fegato e le cornee

Donazione multiorgano all’ospedale Bonomo di Andria. Un uomo di 72 anni, di Corato, è morto, e la moglie ha dato il suo assenso per la donazione del fegato, dei reni e delle cornee. “Un abbraccio silenzioso e comprensivo va alla famiglia del donatore perché possa trovare conforto nella enorme generosità di una scelta che dona vita”, ha commentato Alessandro Delle Donne, direttore generale Asl Bt.
A cura di Annalisa Cangemi
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Dopo la morte del marito, un 72enne di Corato, la moglie, in un moto di altruismo e generosità, ha deciso di donare i suoi reni, il fegato e le cornee. La donazione multiorgano è avvenuta all'ospedale Bonomo di Andria. "Nei giorni dedicati alla famiglia, ai propri affetti più cari siamo testimoni del gesto d'amore più estremo – dice Alessandro Delle Donne, direttore generale Asl Bt – un abbraccio silenzioso e comprensivo va alla famiglia del donatore perché possa trovare conforto nella enorme generosità di una scelta che dona vita".

Dopo l'assenso della donna, come ha raccontato ‘la Repubblica'. nella notte si sono alternate equipe chirurgiche guidate da Giuseppe Vitobello, coordinatore Donazioni d'organo della Asl Bt e Nicola Di Venosa, direttore della unità operativa di Anestesia e Rianimazione: il fegato è stato prelevato dalla equipe del Policlinico San Martino di Genova e trasferito all'ospedale Niguarda di Milano dove sono già in corso le operazioni di trapianto di pazienti che attendevano l'organo, mentre i reni sono stati prelevati dalla equipe di Foggia e trasferiti a Bari per essere trapiantati. Le operazioni di prelievo delle corne, trasferite alla Banca degli Occhi di Mestre, sono state invece eseguite dalla equipe diretta dal dottor Fabio Massari.

"Siamo alla decima donazione d'organi e alla 58esima donazione di cornee dell'anno – aggiunge il direttore generale – è un risultato importante per il quale ringrazio innanzitutto e ancora le famiglie dei donatori, ma anche tutti gli operatori impegnati in questa importante e delicata attività. La cultura della donazione ha bisogno di tempo ma anche di passione, attenzione costante, di capacità di ascolto e vicinanza alle famiglie. Stiamo facendo un ottimo lavoro, frutto della collaborazione di tutti gli operatori coinvolti, e di questo non possiamo che essere contenti perché la donazione è vita che continua, è rinascita, è speranza".

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