Allerta Listeria, supermercati Md richiamano Gorgonzola dolce dop
Una serie di lotti di formaggio Gorgonzola dolce dop sono stati richiamati dai banchi frigo dei supermercati per un possibile rischio microbiologico per i consumatori. Come segnalano le tre allerte alimentari lanciate oggi 24 maggio dal Ministero della Salute ma datati 19 maggio, il richiamo è stato disposto precauzionalmente dallo stesso produttore a causa di una possibile presenza di Listeria monocytogenes nel formaggio.
Si tratta infatti di formaggi prodotti dalla stessa ditta per la catena di supermercati MD ma venduti con marchi differenti. Nel dettaglino, Il gorgonzola Dop dolce richiamato è stato prodotto per MD Spa dall’azienda Igor Srl, nel proprio stabilimento di Cameri, in provincia di Novara, (marchio di identificazione IT 01 124 CE) e venduto in confezioni dal peso variabile.
I prodotti in questione sono il Gorgonzola dop venduto a marchio "Dolce lettere dall'Italia" con numero di lotto 10427001, il Gorgonzola dop "Dolce lettere dall'Italia" con numero di lotto 10427002 e il Gorgonzola dop "Dolce malga paradiso" con numero di lotto 10427001 venduto in confezioni dal peso di 250 grammi ciascuna. Tutti i lotti di gorgonzola richiami hanno il termine minimo di conservazione fissato al 24 maggio 2023, cioè giorno di pubblicazione dell'avviso da parte del Ministero della Salute con cinque giorni di ritardo rispetto alla data che compare sul provvedimento.
Come sempre in questi casi, ai consumatori che avessero già acquistato i prodotti sopra indicati sono pregati di non consumarli e di restituirli al punto vendita.
Il batterio Listeria monocytogenes può provocare la listeriosi, un’infezione generalmente dovuta all’ingestione di cibo contaminato e pertanto classificata fra le malattie trasmesse attraverso gli alimenti. La listeriosi può assumere diverse forme cliniche, dalla gastroenterite acuta febbrile più tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione (è in genere autolimitante nei soggetti sani), a quella invasiva o sistemica, che nei casi più gravi può portare all’insorgenza di meningiti, encefaliti e gravi setticemie. Nelle forme sistemiche l’incubazione può protrarsi anche fino a 70 giorni.
