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Allarme cibo scaduto al rientro dalle vacanze, 8 italiani su 10 non lo buttano

Coldiretti afferma, sulla base del rapporto 2014 di Waste watcher knowledge for Expo, che nel 2014 sono aumentati del 18% gli italiani che non gettano cibi scaduti anche per colpa della crisi. Necessario, al rientro dalle vacanze, fare le verifiche indispensabili a garantire l’integrità dei cibi che si portano a tavola.
A cura di Susanna Picone
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Sono più di otto su dieci (l’81 per cento) gli italiani che non buttano il cibo scaduto. Per questo, al rientro dalle vacanze, è allarme in dispensa dove “è necessario fare le verifiche indispensabili a garantire l'integrità dei cibi che si portano a tavola per evitare di avere spiacevoli disturbi”. Ad affermarlo è la Coldiretti sulla base del rapporto 2014 di Waste watcher knowledge for Expo dal quale si evidenzia che nel 2014 sono aumentati del 18% gli italiani che non gettano cibi scaduti anche per colpa della crisi. Coldiretti spiega la necessità di verificare nelle case la data di scadenza dei cibi che va distinta però dal Termine Minimo di Conservazione (TMC) riportato con la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” che indica la data fino alla quale il prodotto alimentare conserva le sue proprietà organolettiche e gustative, o nutrizionali specifiche in adeguate condizioni di conservazione, senza con questo comportare rischi per la salute in caso di superamento seppur limitato della stessa. Tanto più ci si allontana dalla data di superamento del TMC, tanto più vengono a mancare i requisiti di qualità del prodotto. “La data di scadenza vera e propria -precisa la Coldiretti- è invece la data entro cui il prodotto deve essere consumato ed anche il termine oltre il quale un alimento non può più essere posto in commercio. Tale data di consumo non deve essere superata altrimenti ci si può esporre a rischi importanti per la salute. Si applica ai prodotti preconfezionati, rapidamente deperibili come il latte fresco (7 giorni) e le uova (28 giorni)”.

Cibo scaduto, i consigli di Coldiretti al rientro dalle vacanze

Secondo Coldiretti, dunque, al rientro dalle vacanze è necessario dunque fare attenzione e controllare le funzionalità del freezer e del congelatore per sincerarsi che non vi siano state interruzioni del funzionamento. “A questo proposito – spiega ancora la Coldiretti- lo sviluppo di ghiaccio sulle confezioni esterne di surgelati o anche della carne sta ad indicare che è avvenuta una interruzione del freddo ed è quindi consigliabile non consumare i prodotti interessati. All'interno del frigorifero vanno eliminate le confezioni già aperte di latte, succhi di frutta o conserve come pure quelle di tonno e sottoli se l'olio non copre integralmente il prodotto. Anche le vaschette di yogurt che si presentano gonfie in modo anomalo sono pericolose perché possono essersi verificate fermentazioni indesiderate”. L’associazione consiglia anche di non consumare gli omogeneizzati già aperti e i salumi già affettati che presentano segni di ossidazione come anche gli eventuali avanzi dimenticati alla partenza per le vacanze. Coldiretti invita, infine, anche a fare attenzione all'eventuale sviluppo di muffe su formaggi o salumi.

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