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Alexandra uccisa a martellate: il compagno Avni Mecja condannato a 24 anni, riconosciute le attenuanti

La sentenza di primo grado nei confronti di Avni Mecja è stata emessa oggi dalla Corte d’Assise di Bolzano al termine del processo a carico del 29enne accusato di aver ucciso a martellare la compagna Alexandra Elena Mocanu nell’ottobre del 2022. L’uomo ha evitato l’ergastolo.
A cura di Antonio Palma
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Condanna a 24 anni di carcere per Avni Mecja, l'uomo accusato di aver ucciso a martellare la compagna Alexandra Elena Mocanu nell'ottobre del 2022 a Bolzano. La sentenza di primo grado nei confronti dell'uomo è stata emessa oggi dalla Corte d'Assise di Bolzano al termine del processo a carico del 29enne operaio edile. La stessa corte ha disposto per l'imputato l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e il pagamento di 320mila euro di risarcimento delle parti civili tra cui il figlio della vittima.

Avni Mecja ha evitato l'ergastolo perché il giudice ha riconosciuto e concesso all'imputato le attenuanti generiche, così come chiesto dalla difesa, che compensano così le aggravanti. La pm bolzanina Federica Iovene, che rappresentava l'accusa, aveva chiesto invece il massimo della pena ritenendo che non vi fossero i margini per la concessione delle attenuanti. “Ha fatto una Confessione utilitaristica, nelle intercettazioni disse che se l’era cercata” aveva spiegato nei giorni scorsi l'accusa durante il processo, riferendosi ad alcune conversazioni tra l'imputato e la madre in cui l'uomo avrebbe detto:  "Ho provato con le buone ma niente. Ha avuto quello che si meritava".

Il giudice però ha accolto la tesi difensiva che sottolinea la collaborazione piena data agli inquirenti dall'imputato dopo l'arresto e il risarcimento al figlio della vittima. “L’ho uccisa a martellate in testa” aveva raccontato infatti Avni Mecja davanti agli inquirenti, confessando pienamente il delitto e facendo ritrovare anche l'arma. L’uomo aveva ammesso di aver ucciso Alexandra Elena Mocanu al termine di una lite, colpendola alla testa con una mazzuola da muratore che teneva nel cassetto degli attrezzi in casa. Durante l'udienza in aula, inoltre, Avni Mecja si è dichiarato "pentito" tramite alcune dichiarazioni spontanee a inizio udienza, spigando:  "Sono pentito. Penso sempre ad Alexandra e a volte vorrei farla finita. Ho sbagliato".

Alexandra Elena Mocanu, barista 35enne, fu uccisa a martellate la sera del 22 ottobre 2022 al termine dell'ennesima lite per gelosia. L'uomo aveva già ricevuto una condanna per maltrattamenti nei confronti della 35enne ma poi erano tornati insieme. Il femminicidio fu preceduto da una lite al ritorno della vittima dal lavoro. "Non ho visto più nulla, c’era come una nebbia. L’ho colpita due volte, poi mi sono seduto accanto a lei. L’ho coperta, perché mi dispiaceva, e poi le ho messo due sacchi sulla testa perché la sentivo rantolare. Le ho messo anche un fil di ferro attorno al collo, ma non potevo stringere. Non volevo che soffrisse”, ha ammesso Mecja in aula. L'uomo aveva anche tentato una breve fuga ma poi si era costituito.

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