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Delitto di Garlasco, l'omicidio di Chiara Poggi

Alberto Stasi non ha ucciso Chiara Poggi: lacrime in aula

Un pianto liberatorio per Alberto Stasi, scagionato nuovamente dalle accuse di omicidio per il caso di Garlasco. La famiglia di Chiara Poggi, uccisa nel 2007, non si arrende.
A cura di Carmine Della Pia
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Alberto Stasi assolto
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Assolto nuovamente per non aver commesso il fatto: Alberto Stasi non ha ucciso Chiara Poggi. È quanto ha stabilito la seconda corte d’appello di Milano, che ha scagionato nuovamente il ventottenne dall’accusa di aver ucciso Chiara Poggi, la giovane brutalmente uccisa nella sua villetta di Garlasco, nell’agosto del 2007. Agli estremi le reazioni di quelle che è lecito considerare entrambe parti lese: la famiglia del ragazzo accusato, ad un passo dalla condanna per omicidio per ben due volte, ma, soprattutto, la famiglia di Chiara Poggi, che non intende fermare la ricerca dell’assassino.

Lacrime per Alberto Stasi

Un pianto liberatorio per Alberto Stasi, ventottenne ex bocconiano e attuale tirocinante commercialista. Sempre vicino al giovane, l’avvocato difensore Angelo Giarda, che ha affermato duramente: “Non tocca certo a noi dire chi ha ucciso Chiara, così come non tocca al giudice di primo grado e a quello di appello, chi deve fare le indagini sa cosa deve fare e ricominci da capo, altrimenti lasci le cose come stanno. Stasi era stato scagionato dalle accuse di omicidio per il caso di Garlasco già a fine 2009 dal Gup Stefano Vitelli. Il 22 novembre scorso, un improvviso cambio di rotta quando il sostituto procuratore generale Laura Barbaini chiede la riapertura del caso e la condanna a 30 anni di carcere per il ragazzo. L’avvocato Giarda, difensore di Stasi, si diceva ottimista, nonostante il comprensibile disagio dell’allora fidanzato di Chiara: “Alberto ha vissuto male per 4 anni vedendosi continuamente colpito da affermazioni improprie e inadeguate, come quella che lo bollava come assassino”.

La famiglia di Chiara Poggi non si arrende

La famiglia di Chiara non si dà pace. La signora Rita, madre della vittima, ha rilasciato poche dichiarazioni ieri alle 17.40, quando la Corte d’appello di Milano ha assolto Alberto Stasi, finora unico sospettato e imputato: “Non mi arrenderò, ho ancora fiducia nella giustizia”. Tra 90 giorni le motivazioni della sentenza saranno depositate e i genitori di Chiara potranno valutare se ricorrere in Cassazione.

Dall’agosto del 2007 i sospetti su Alberto Stasi, allora fidanzato di Chiara Poggi, ritrovata nella sua villetta di Garlasco in un lago di sangue, raramente sono stati rimossi. L’avvocato del ragazzo, Angelo Giarda, ha parlato di un ragazzo non ancora trentenne eppure segnato da un doppio dramma: l’uccisione della sua fidanzata e le successive accuse di colpevolezza. In quanto unico imputato per la morte della giovane, Stasi ha forse subito anche un terzo torto, ovvero la ricerca a tutti i costi dell’assassino. L’avvocato del giovane ne sembra convinto, giudicando le indagini svolte da tre anni ad oggi “condotte in senso unidirezionale”, ai danni del suo assistito.

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