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Agguato a Bari, ucciso a colpi di pistola Lello Capriati: era il nipote del boss del centro storico

È morto in un agguato, raggiunto da diversi colpi di pistola nella tarda serata di lunedì 1 aprile, il 41enne Raffaelle ‘Lello’ Capriati, figlio di Sabino e nipote di Tonino Capriati, boss storico dell’omonimo clan mafioso di Bari vecchia. L’uomo è stato portato subito al Policlinico, dove è deceduto. Indagano gli agenti della squadra mobile della Questura di Bari, coordinati dalla Dda.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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È morto in un agguato, raggiunto da diversi colpi di pistola nella tarda serata di ieri, lunedì 1 aprile, Raffaelle ‘Lello' Capriati, figlio di Sabino e nipote di Tonino Capriati, boss storico dell'omonimo clan mafioso di Bari vecchia.

Il delitto è stato compiuto nel rione Torre a Mare. Subito dopo l'agguato l'uomo, 41 anni, è stato portato al Policlinico, dove è deceduto. Sul posto si sono immediatamente messi al lavoro gli uomini della squadra mobile della Questura di Bari, coordinati dalla Dda.

Lello era figlio di Sabino e nipote di Antonio Capriati, boss dell'omonimo gruppo criminale Barese. Capriati era stato scarcerato il 21 agosto 2022 dopo aver scontato 17 anni di reclusione per detenzione di arma da fuoco, concorso in omicidio volontario nell'assassinio di Michele Fazio, il 15enne ucciso per errore a Bari vecchia il 12 luglio 2001, con l'aggravante di aver favorito un'associazione mafiosa.

La notte dell'omicidio avvenuto in largo Amendoni a premere il grilletto fu Leonardo Ungredda (ucciso a sua volta in un agguato il 19 agosto 2003), ma con lui c’erano Capriati, allora 18enne, Francesco Annoscia, 19enne e Michele Portoghese, 17 anni.

Volevano vendicare la morte di Francesco Capriati, 24 anni, un altro dei numerosi nipoti del ‘padrino' Antonio, assassinato pochi giorni prima, il 29 giugno. Il loro obiettivo era Marino Catacchio, 31 anni (poi assassinato nel 2008), che consideravano l’autore di quel delitto.

Non lo trovarono in casa e puntarono su Vito De Felice, allora 26enne, figlio di un pezzo da novanta come Giuseppe, detto Pinuccio ‘il Napoletano'. Uno dei proiettili indirizzati a De Felice raggiunse alla nuca l’incolpevole 15enne Michele Fazio, il più grande di quattro figli, mentre alle 22.40 tornava a casa. Gli assassini si accorsero subito di aver fatto un errore, di aver ammazzato ‘nu uagnon bun', un bravo ragazzo.

Il 21 novembre 2018, al quartiere Japigia di Bari, fu ucciso anche il fratello di Lello Capriati, Domenico, mentre rientrava a casa, anche lui dopo aver scontato una lunga detenzione. Per quell'omicidio a febbraio 2021, gli agenti della squadra Mobile di Bari arrestarono tre persone: Domenico Monti, detto ‘Mimmo il biondo', ex braccio destro del boss Antonio Capriati ed esecutore materiale, Christian De Tullio e Maurizio Larizzi, considerato il mandante.

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