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Aggredisce guardia giurata e prende a calci una bimba di 10 ani: arrestato 35enne a Bologna

Un 35enne ha aggredito una guardia giurata e pochi giorni dopo una bambina di 10 anni alla Stazione Centrale di Bologna. Identificato dalla Polfer grazie alle telecamere, è stato arrestato e portato nel carcere della Dozza.
A cura di Davide Falcioni
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Due episodi di violenza, a pochi giorni di distanza, all’interno della Stazione Centrale di Bologna. Un uomo di 35 anni, cittadino del Bangladesh, è stato arrestato dalla Polizia Ferroviaria dopo aver aggredito una guardia giurata e, successivamente, una bambina di dieci anni. Entrambi i fatti si sono verificati nello scalo ferroviario del capoluogo emiliano.

Il primo episodio: la tentata sottrazione della pistola

La prima aggressione risale all’ultima settimana di maggio. Il 35enne, già noto alle forze dell’ordine, era stato invitato ad allontanarsi dalla stazione poiché disturbava alcuni passeggeri. Ne è nato un violento alterco con una guardia giurata in servizio. Durante lo scontro, l’uomo ha cercato di disarmare l’addetto alla vigilanza tentando di sottrargli la pistola d’ordinanza, fortunatamente senza riuscirci. La guardia ha riportato contusioni ed escoriazioni. L’aggressore è stato arrestato in flagranza di reato dalla Polfer e sottoposto, dopo il giudizio per direttissima, alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Seconda aggressione: una bambina colpita senza motivo

Nonostante la misura cautelare in corso, pochi giorni dopo l’uomo è tornato a colpire. Nel sottopassaggio della stazione, ha aggredito una bambina di dieci anni che rientrava da una gita scolastica con i compagni di classe e le insegnanti. Senza apparente motivo, l’uomo ha spintonato la piccola facendola cadere, per poi colpirla con un calcio. Le urla hanno attirato l’attenzione degli agenti della Polfer e delle insegnanti, che sono intervenuti per prestare i primi soccorsi. La bambina è stata trasportata in ospedale e dimessa con una prognosi di 21 giorni per trauma cranico.

L’arresto definitivo: identificato grazie alle telecamere

Le immagini del sistema di videosorveglianza e le rapide indagini condotte dalla Polizia Ferroviaria hanno permesso di risalire all’identità dell’aggressore: si trattava dello stesso uomo protagonista dell’episodio precedente. Considerata la pericolosità del soggetto e la recidiva violenta, l’autorità giudiziaria ha disposto un aggravamento della misura cautelare, sostituendola con la custodia in carcere nel carcere di Dozza.

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