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Aggredì l’ex con l’acido: 3 anni di condanna, ma per il giudice “non tentò lo sfregio, lei si poté lavare”

Un 64enne condannato a tre anni per aver versato acido sulla ex nel suo salone. Il giudice esclude la tentata deformazione: il liquido era “inidoneo” a danni permanenti.
A cura di Davide Falcioni
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Condannato a tre anni di reclusione per aver versato due flaconi di acido muriatico addosso alla ex compagna all’interno del salone da parrucchiera gestito dalla donna, un 64enne è stato ritenuto responsabile di tentate lesioni gravissime, ma non di tentata deformazione permanente del volto. Lo stabilisce la sentenza pronunciata il 12 novembre dal tribunale di Verbania, nelle cui motivazioni si chiarisce la distinzione giuridica.

Secondo quanto ricostruito, l’uomo aggredì la donna il 28 dicembre dello scorso anno, irrompendo nel negozio e rovesciandole addosso il contenuto dei due contenitori. L’acido cloridrico, a concentrazione del 6,5%, è stato tuttavia giudicato “inidoneo” a determinare “in concreto” deformazione o sfregio, poiché nel locale era possibile intervenire con un “immediato abbondante risciacquo” della pelle senza attendere i circa “15 minuti necessari per la cristallizzazione della lesione”.

Nelle motivazioni, il gup Mauro D’Urso specifica che la donna “sebbene attinta dal liquido sui capelli, sul collo e sul viso, anche grazie all’immediato abbondante risciacquo (…) non ha riportato danni cicatriziali o profondi sull’epidermide”. Una circostanza ritenuta decisiva, perché colloca il fatto “al di fuori dei confini” del reato di tentata deformazione dell’aspetto, pur riconoscendo la “gravità della condotta delittuosa”.

La pena di tre anni, coincidente con la richiesta del pubblico ministero, è stata confermata nonostante la riqualificazione dei reati. Il giudice ha infatti sostituito l’accusa di tentata deformazione con quella di tentate lesioni gravissime, e le contestazioni per stalking con il reato di minacce. Negli stessi giorni, l’uomo aveva tempestato la ex compagna con messaggi minatori, scrivendo frasi come “quegli occhi potrebbero non vedere più”, “l’acido brucia bene”, “quindi d’ora in poi guardati le spalle! E se vai dai carabinieri per te è finita”.

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