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Adria, strangolò la moglie davanti alla figlioletta: Roberto Lo Coco condannato all’ergastolo

La Corte d’Assise del tribunale di Rovigo ha condannato all’ergastolo Roberto Lo Coco, che l’8 ottobre 2019 aveva strangolato la moglie 23enne Giulia Lazzari nell’appartamento dove vivevano, ad Adria (Rovigo). La giovane donna, arrivata in ospedale in condizioni gravissime, era rimasta nove giorni in coma prima di morire.
A cura di Susanna Picone
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La Corte d'Assise di Rovigo ha condannato all'ergastolo Roberto Lo Coco, colpevole dell'uccisione della giovane moglie Giulia Lazzari. Il delitto risale all'8 ottobre del 2019, quando l'imputato aveva 28 anni e la vittima appena 23. Lo Coco, disoccupato e con problemi di tossicodipendenza, strangolò la moglie nell'appartamento in cui vivevano, ad Adria (Rovigo): tentò di uccidere la ventitreenne davanti alla figlia, una bambina che nel 2019 aveva 4 anni, e mentre in casa c'era anche il fratello di lui, che diede l'allarme. Dopo aver lasciato la moglie quasi esanime sul pavimento, Lo Coco tentò di uccidersi impiccandosi e senza riuscirci.

Giulia Lazzari morì dopo 9 giorni in coma

Giulia Lazzari morì all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Rovigo dopo aver combattuto tra la vita e la morte, in coma, per nove giorni. All'epoca dei fatti la coppia di stava separando e, secondo la ricostruzione, l'uomo aggredì la moglie proprio mentre discutevano della separazione che lui non intendeva accettare. L'uomo, dopo il delitto, non ha mai negato le proprie responsabilità.

Una foto della coppia
Una foto della coppia

Esclusa l'aggravante della premeditazione

La sentenza di condanna nei confronti di Lo Coco è stata letta al tribunale di Rovigo nel pomeriggio di ieri, venerdì 15 gennaio. La Corte ha escluso l'aggravante della premeditazione. Lo Coco è stato condannato anche alle spese di giudizio e al risarcimento delle parti offese. Nei confronti della figlioletta il tribunale ha liquidato in via definitiva la somma di 450.000 euro. Numerose le parti civili costituite oltre alla bambina: i genitori e la sorella di Giulia, gli zii e il Comune di Adria. La difesa potrà ricorrere in Appello.

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