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Abusi e violenze sessuali su disabili psichici, scoperto centro “lager” a Caltanissetta: tre arresti

Orrore a Caltanissetta dove i carabinieri del gruppo tutela della salute di Napoli con i militari del comando provinciale nisseno hanno scoperto casi di abusi, percosse, violenze sessuali a malnutrizione in una struttura socioassistenziale per disabili psichici di Serradifalco: sono state eseguite cinque ordinanze cautelari personali, nei confronti di titolari e dipendenti della struttura, che è stata a sua volta sequestrata.
A cura di Ida Artiaco
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Violenze sessuali, percosse, malnutrizione, abbandono di incapaci e somministrazione abusiva di farmaci oltre che scarsa igiene. È quanto emerso da un'inchiesta, coordinata dalla Procura di Caltanissetta e condotta dai carabinieri del gruppo tutela della salute di Napoli con i militari del comando provinciale nisseno, in una struttura socioassistenziale per disabili psichici di Serradifalco, in provincia di Caltanissetta, che si è rivelata essere un vero e proprio lager per i suoi 9 anziani ospiti. Per mesi sono stati documentati numerosi casi di abusi di ogni genere perpetrati ai danni di persone affette da disabilità psichiche di varia gravità. Infine all'alba di questa mattina sono state eseguite nell'ambito dell'operazione ribattezzata "Bad Caregiver" cinque ordinanze cautelari personali, nei confronti di titolari e dipendenti della struttura, che è stata a sua volta sequestrata.

I destinatari del provvedimento, uno in carcere, due ai domiciliari e due interdetti dalla professione per un anno, sono indagati, a vario titolo, di violenza sessuale aggravata, maltrattamenti, abbandono di incapaci ed esercizio abusivo della professione di infermiere. Nello specifico, i carabinieri hanno condotto in carcere Vincenzo Biundo, 54 anni, accusato di violenza sessuale aggravata, abbandono di incapaci e di esercizio abusivo della professione infermieristica, per aver somministrato medicine, benché sprovvisto di specifico titolo professionale. Agli arresti domiciliari sono stati posti il gestore della struttura Rocco Giovanni Scordio, 50 anni, e un'operatrice, Rosa Anna Milazzo, 51 anni. La misura interdittiva di 12 mesi del divieto di esercitare la professione di operatore in comunità alloggio, case di riposo per anziani e in ogni altro tipo di comunità è stato disposto per due dipendenti, un 24enne e una 75enne. Una sesta persona è indagata in stato di libertà. Sono accusati dalla Procura di Caltanissetta, a vario titolo, di maltrattamenti, abbandono di incapaci ed esercizio abusivo della professione di infermiere.

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