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Omicidio Floyd, Boldrini si inginocchia in Parlamento. L’opposizione: “Una sceneggiata”

“Il razzismo è presente anche nel nostro Paese e i violenti abusi di potere sono accaduti e accadono anche da noi. Allora è importante ribadire anche in questa sede un no forte e chiaro contro ogni forma di discriminazione. Black Lives Matter”: con queste parole la deputata Laura Boldrini ha voluto ricordare la morte di George Floyd e si è inginocchiata in aula insieme ad altri parlamentari, rendendo omaggio alla forma di protesta pacifica che si è diffusa negli Stati Uniti.
A cura di Annalisa Girardi
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"Ritengo importante, anzi doveroso, che in questo luogo, che è il cuore della democrazia italiana venga ricordato George Floyd, ucciso brutalmente da un agente di polizia a Minneapolis il 25 maggio scorso": con queste parole, intervenendo ieri sera alla Camera, la deputata Laura Boldrini ha ricordato la morte del 46enne afroamericano, ucciso dall'agente Derek Chauvin. E alla fine del suo discorso, affermando "Black Lives Matter", si è inginocchiata insieme ad altri parlamentari, omaggiando le proteste pacifiche che si sono propagate in tutti gli Stati Uniti nelle scorse settimane.

"La sua morte ha suscitato proteste in tutto il mondo. Lo scorso fine settimana abbiamo visto milioni di persone, di ogni credo e di ogni colore, che sono scese in piazza non solo negli Stati Uniti, ma anche in molte città europee e nel nostro Paese. Moltissime persone hanno gridato il loro rifiuto verso il razzismo e verso i violenti abusi di potere", ha proseguito l'ex presidente di Montecitorio. "Sì, perché il razzismo è presente anche nel nostro Paese e perché i violenti abusi di potere sono accaduti e accadono anche da noi. Allora è importante ribadire anche in questa sede un no forte e chiaro contro ogni forma di discriminazione". Boldrini ha quindi pronunciato queste parole, per poi inginocchiarsi: "E come è stato detto ieri in piazza, io qui lo ripropongo: Io qui non respiro. Io non respiro, perché sono donna. Io non respiro, perché sono disabile. Io non respiro, perché sono immigrata. Io non respiro perché sono ebrea. Io non respiro, perché sono musulmana. Io non respiro, perché sono gay. Io non respiro perché sono lesbica. Non respiro perché ho la pelle nera".

Il suo gesto non è passato inosservato, specialmente ai parlamentari dell'opposizione. Questa mattina prendendo la parola in Aula, Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d'Italia, ha commentato: "Quella messa in atto ieri dalla collega Laura Boldrini e da altri deputati del Pd che in aula si sono inginocchiati in memoria di George Floyd è una sceneggiata che squalifica anche la stessa lotta al razzismo". Per poi aggiungere: "In Parlamento non ci si inginocchia, l'Istituzione deve restare in piedi sempre. Nessuno a sinistra si era mai inginocchiato per la morte di Pamela, per quelle delle Forze dell'ordine o per i tanti italiani che si stanno togliendo la vita per la grave crisi economica dovuta al Covid-19. Invece di fare questa sceneggiate, la sinistra al governo pensi a risolvere i tanti problemi dell'Italia".

Le forti accuse del deputato Donzelli hanno portato anche innescato anche le repliche da parte dei parlamentari di maggioranza. Nicola Fratoianni, di Liberi e Uguali, ha difeso Boldrini e la dignità del suo gesto: "Definire una sceneggiata quella scelta continua a rimuovere il gigantesco problema degli abusi e delle violenze, la cui origine è una sola: l’odio razziale, il disprezzo per la diversità. Essere militanti, quotidianamente, contro il razzismo è la più alta forma di rispetto nei confronti del Parlamento, chi non lo riconosce ha evidentemente qualche problema con i valori della Costituzione", ha detto.

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