0 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Razzismo a Grosseto? Nel video “La negra le busca” una lite tra ragazze

Identificata la “negra”, la ragazza mulatta aggredita dai suoi “amici” a Grosseto. Un brutto episodio che però avrebbe poco a che vedere con il razzismo: la lite sarebbe nata tra due ragazze rivali in amore.
A cura di Susanna Picone
0 CONDIVISIONI
Identificata la ragazza mulatta aggredita dai suoi “amici” a Grosseto che la chiamavano la “negra”. Un brutto episodio che però avrebbe poco a che vedere con il razzismo: la lite sarebbe nata tra due ragazze rivali in amore.

Non sarebbe stata una vera e propria aggressione razzista quella che si vede in alcune immagini registrate giorni fa da ragazzi a Grosseto e poi finite su internet. Immagini che mostravano le botte ma anche gli insulti all’indirizzo di una ragazzina, quella che le voci del video chiamavano la “negra”. Eppure, nonostante si sia trattato senza ombra di dubbio di un episodio di violenza, sarebbe stata la stessa vittima, identificata come gli altri presenti nel video, a parlare “solo” di una lite tra ragazzine che si contendono lo stesso fidanzato. Secondo quanto scrive IlCorriere.it, la ragazzina, 14enne con padre italiano e mamma cubana, avrebbe detto in questura, alla presenza dei genitori e davanti al capo della Mobile Armando Buccini, di non essere stata vittima di insulti razzisti e che quelle che si sentono nel video sono solo delle frasi di alcuni compagni.

Aggredita per motivi sentimentali – Le ragazzine che si affrontano nel video sarebbero state dunque delle rivali in amore e una di loro pare avesse rubato il fidanzato all’altra. Lei, la destinataria degli schiaffi, avrebbe però detto di non essere mai stata offesa perché italo-cubana e che “tutti sono amici”. Insomma, la ragazza sarebbe stata aggredita per motivi sentimentali e non razziali. Quel che è certo è che all’indomani della scoperta di quel video in tanti, compreso il ministro Riccardi che aveva parlato di un fatto gravissimo, avevano chiesto di far luce su quanto era accaduto e la Procura di Grosseto aveva fatto sapere di esaminare il caso. Era stato, in ogni caso, il questore di Grosseto a esprimere dei dubbi sull’episodio: “La sola visione del filmato, aveva spiegato, non aiuta a inquadrare la vicenda come un caso di razzismo. Da tempo facciamo incontri e lezioni nelle scuole e non abbiamo avuto la sensazione che il germe della xenofobia crescesse”.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views