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Il Tribunale dei minori di Bologna affida una bimba a una coppia gay

L’affido temporaneo ha lo scopo di tutelare il minore, senza recidere il legame con i genitori naturali: per questo motivi i giudici del capoluogo emiliano hanno affidato una bambina di tre anni ad una coppia omosessuale. La legge, insomma, non lo vieta.
A cura di Biagio Chiariello
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L'adozione non è ancora contemplata dalla legge, ma l'affidamento invece sì. E' un provvedimento che fa discutere quello con cui il Tribunale dei minori di Bologna ha deciso, appunto, di affidare una bimba di tre anni a una coppia gay. I protagonisti di questa storia, come scrive il Corriere della Sera, sono due uomini di mezza età, convivono da diversi anni, lavorano e guadagnano bene, e la piccola è loro affezionata tanto da chiamarli "zii" benché non vi siano rapporti di parentela. Per tutti questi motivi, il giudice ha deciso per il sì all'affido temporaneo dopo che anche i Servizi sociali si sono detti favorevoli al provvedimento, essendo "tutte le condizioni di benessere e serenità richieste dalla legge". All'affido, riferisce nel suo articolo Amelia Esposito, aveva detto ‘no' la Procura bolognese, per la quale la coppia non era all'altezza del compito.Il tribunale, presieduto dal giudice Giuseppe Spadaro, ritiene al contrario che non vi è alcun motivo per cui i due uomini non si possano prendere cura della bimba.

In tal senso, infatti, la legge è chiara: l’adozione alle coppie non sposate può andare contro il legame con i genitori naturali; l'affidamento temporaneo no. Lo scopo di quest'ultimo è la tutela del minorenne, che può anche continuare a vedere i suoi genitori. "Il minore temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo, nonostante gli interventi di sostegno e aiuto disposti ai sensi dell’articolo 1, è affidato ad una famiglia, preferibilmente con figli minori, o ad una persona singola, in grado di assicurargli il mantenimento, l’educazione, l’istruzione e le relazioni affettive di cui egli ha bisogno". Lo dice la Legge. E del resto a gennaio, era stata addirittura la Corte di Cassazione a stabilire che una coppia gay ha tutto il diritto di ottenere in affido un minore, in quanto "sostenere che sia dannoso per l'equilibrato sviluppo del bambino il fatto di vivere in una famiglia incentrata su una coppia omosessuale è un mero pregiudizio".

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