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Alitalia conferma: 1900 esuberi, ma niente licenziamenti

La compagnia aerea italiana ha confermato ai sindacati il piano di esuberi, assicurando che non ci saranno licenziamenti ma solo ricorsi agli ammortizzatori sociali.
A cura di Antonio Palma
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Circa 1900 lavoratori in esubero, sono i numeri del nuovo piano di risanamento di Alitalia confermati oggi dalla compagnia aerea nell'incontro con i sindacati di categoria. Come fanno sapere i rappresentanti dei lavoratori al termine dell'incontro con i dirigenti di Alitalia, gli esuberi in particolare riguardano 280 piloti, 350 assistenti di volo, 480 addetti del personale di terra, 190 della manutenzione e oltre 600 addetti degli uffici. Allo stesso tempo dall'azienda hanno confermato anche che nel piano industriale non ci sarà alcun licenziamento, ma il tutto avverrà in maniera graduale attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali, in primis la cassa integrazione. In effetti non si tratta di un vero e proprio piano di rilancio, ma piuttosto di un piano transitorio in attesa  della chiusura delle trattative con Etihad, la compagnia aerea degli Emirati Arabi Uniti.

"Abbiamo chiesto che non ci siano licenziamenti e ci è stato garantito che non ci saranno. Questi 1.900 esuberi verranno gestiti con strumenti di solidarietà" ha detto il segretario generale aggiunto della Uilt, Marco Veneziani, aggiungendo: "Oggi ci è stato illustrato un piano di risparmi, ma il piano definitivo ci sarà dopo l'accordo con Etihad, che noi auspichiamo". "Questo piano avrà un senso se troveremo un accordo e se questo piano sarà legato all'arrivo di un partner industriale tramite l'accordo con Etihad. E' un piano ponte, che serve a traguardare l'arrivo dell'alleanza con un socio industriale" ha confermato il segretario nazionale della Filt-Cgil, Mauro Rossi. Il confronto tra azienda e parti sociali proseguirà venerdì prossimo per verificare il ricorso degli ammortizzatori sociali area per area.

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