Al via (in anticipo e tra le polemiche) i test d’ingresso all’università
Al via oggi i test d’ingresso per entrare nelle facoltà universitarie a numero chiuso. Prove scandite dalle proteste degli studenti che già nei mesi scorsi, quando il ministro Profumo aveva annunciato la novità, avevano espresso il loro dissenso. Gli studenti hanno denunciato di ritrovarsi, infatti, a dover studiare contemporaneamente sia per l’esame di maturità che per il futuro ingresso all’università. E, tra le polemiche, si sono seduti oggi tra i banchi coloro che sperano di entrare a far parte delle facoltà di Medicina e Odontoiatria. Alle 14 sono partiti i test in lingua inglese nei sei atenei italiani in cui il corso è stato attivato: Roma (La Sapienza e Tor Vergata), Milano, Pavia, Napoli e Bari. L’Udu, Unione degli universitari, ha annunciato di “vigilare” sui test e di essere pronto ai ricorsi in casi di irregolarità.
L’Udu contro il numero chiuso: “Lede il diritto allo studio” – Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell’Udu, ha parlato del “brutto scherzo” giocato da Francesco Profumo agli studenti: “Fissando le prove d'ammissione ad aprile e a luglio ha ulteriormente messo in difficoltà gli studenti che già si ritrovano a dover prepararsi su materie a volte mai affrontate nel loro percorso di studi in pochissimo tempo, per poi ritrovare, come spesso accade, domande sulle grattachecche romane o sulle canzoni di Vasco Rossi che nulla hanno a che vedere con le materie del test". Da sempre il sindacato degli studenti è contro il numero chiuso all’università, considerato un metodo di selezione aprioristico che lede il diritto allo studio (anche se Strasburgo recentemente ha espresso parere contrario). Come ogni anno, dunque, l’Udu ha fatto sapere di essere al fianco degli studenti per distribuire vademecum sui test e per monitorare la situazione.