Cosa ha detto Fabrizio Corona sul delitto di Garlasco e sui messaggi vocali di Paola Cappa all’amico

Anche Fabrizio Corona ha detto la sua sul delitto di Garlasco, il caso dell'omicidio di Chiara Poggi tornato al centro della cronaca dopo 18 anni a seguito del nuovo filone d'inchiesta che vede indagato per concorso Andrea Sempio, amico del fratello della vittima. Negli ultimi giorni non sono mancati i colpi di scena, dal blitz in casa dello stesso Sempio e dei suoi genitori per perquisizioni al ritrovamento nel canale di Tromello di oggetti metallici che potrebbero corrispondere all'arma del delitto. Oltre al fatto che sono stati tirati in ballo altri soggetti che potrebbero avere informazioni su quanto successo nella villetta di via Pascoli nell'agosto del 2007. Tra questi, le gemelle Stefania e Paola Cappa, cugine di Chiara Poggi, mai iscritte nel registro degli indagati. Oggi verranno sentiti in contemporanea a Pavia sia Sempio che Alberto Stasi, l'unico condannato in via definitiva per l'omicidio Poggi.
Cosa ha detto Fabrizio Corona sul delitto di Garlasco
Secondo Corona, che ha dedicato al caso una puntata del suo "Falsissimo", "a casa di Chiara Poggi la mattina dell'omicidio c’erano quattro persone. Tutto quello che avete sentito sull'inchiesta di Garlasco… è un'operazione di comunicazione costruita ad arte", ha detto, attaccando anche la stampa che "non cerca la verità, ma il sensazionalismo". In particolare, se la prende con il settimanale Giallo e la pubblicazione delle indiscrezioni sugli sms tra una delle sorelle Cappa ed un amico. In particolare, il riferimento è alla frase: "Mi sa che abbiamo incastrato Stasi". Secondo Corona, "non è contestualizzato, un virgolettato interpretato in questo modo è come se dicesse che le sorelle fossero colpevoli".
Gli audio di Paola Cappa e il risarcimento di Stasi
Corona ha pubblicato anche due audio tra Paola Cappa e l'amico, ex manager dello spettacolo, che gli sarebbero stati offerti da lui (e che lui sostiene di non aver comprato). In uno di questi la cugina di Chiara Poggi spiega chiaramente che "non parlerà mai con nessuno. Parlo con te in amicizia così, quindi sei tu che non devi fare lo str****, ad andare a sperperare quello che ti sto dicendo. Ma io ho la coscienza a posto, non parlo con nessuno". Si tratta di audio dal valore mediatico, ma non sono prove dal punto di vista giudiziario. Poi, ha parlato anche della famiglia Poggi: "Stasi è una persona per bene. Ha risarcito la famiglia Poggi per 850mila euro. Facendo debiti. E se Stasi non è il colpevole la famiglia Poggi glieli deve restituire indietro euro per euro", ha spiegato Corona, aggiungendo che "entro l’estate scatteranno numerosi arresti, coinvolgendo anche membri delle forze dell’ordine e alcuni carabinieri. Se sono andati nel fiume e hanno trovato quello che cercavano il testimone non solo è credibile, ma la procura si muove veloce".
Le parole di Corona si basano su interpretazioni e ricerche private, non ci sono nomi o prove vere e proprie, mentre continua il lavoro degli inquirenti che proprio oggi ascolteranno Sempio, Stasi e Marco Poggi, il fratello di Chiara, come testimone a Venezia, dove si è trasferito da tempo. L'obiettivo sarebbe dimostrare la presenza di altri soggetti sulla scena del crimine, come riporta Il Corriere della Sera.