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Oggi è la Domenica di Pentecoste, il significato e le origini della festa religiosa

La domenica di Pentecoste celebra la discesa dello Spirito Santo su Maria e gli apostoli riuniti insieme nel Cenacolo, a 50 giorni da Pasqua. L’origine della festa è ebraica, ma la celebrazione ha acquisito un nuovo significato con l’avvento del Cristianesimo.
A cura di Vincenzo Nasto
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Pentecoste, miniatura da Les Très Riches Heures du duc de Berry (Fonte: Wikipedia)
Pentecoste, miniatura da Les Très Riches Heures du duc de Berry (Fonte: Wikipedia)

Oggi 28 maggio 2023 si festeggia la domenica di Pentecoste, che celebra la discesa dello Spirito Santo su Maria e gli apostoli riuniti insieme nel Cenacolo. Sin dall'origine, la Pentecoste, una festa agricola, veniva accolta sette settimane dopo l'avvento della Pasqua, mentre il significato etimologico del nome, di provenienza greca, è "cinquantesimo", che sottintende "giorno".

La Pentecoste è una festività mobile, legata principalmente alla data d'arrivo della Pasqua, due ricorrenze tra le più importanti per i credenti cristiani. La festività nasce nella tradizione ebraica e veniva rinominata festa della mietitura e dei primi frutti, simboleggiando il ringraziamento a Dio, ma anche anche festa delle settimane, perché legata alle sette settimane dall'inizio della mietitura del grano.

Negli anni tra il 150 e il 220, l'apologista cristiano Tertulliano fu tra i primi a parlarne come una ricorrenza particolare in onore dello Spirito Santo.

Le origini e il significato della Pentecoste

Le origini della Pentecoste richiamano una festa agricola, chiamata anche festa delle settimane o festa della mietitura e dei primi frutti, in cui veniva segnata l'inizio della mietitura del grano, come riportato nei testi biblici.

La Pentecoste infatti, celebrava le sette settimane dalla mietitura del grano, con il termine che tradotto dal greco significa 50° giorno. Lo scopo originario era il ringraziamento a Dio per i frutti della terra, a cui si aggiunse più tardi, la celebrazione per la promulgazione della legge di Mosè sul Monte Sinai, che richiamava il pellegrinaggio di tutti gli uomini a Gerusalemme.

La colomba dello Spirito Santo nella basilica romana di San Pietro
La colomba dello Spirito Santo nella basilica romana di San Pietro

Il significato cristiano della Pentecoste

Solo tra il 150 e il 200, si incomincia a parlare di Pentecoste, il periodo di cinquanta giorni dopo la Pasqua, come una festa in onore dello Spirito Santo.

Nel capitolo 2 degli Atti degli Apostoli, viene raccontato che nel giorno della Pentecoste, la discesa dello Spirito Santo è rappresentata come l'apparizione di lingue di fuoco: "Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi". Alla fine del IV secolo, la Pentecoste era una festa solenne, durante la quale era conferito il battesimo a chi non aveva potuto riceverlo durante la veglia pasquale. Nella fede cristiana, lo Spirito Santo, congiuntamente alle persone del Padre e del Figlio, forma la Santissima Trinità di cui è la terza persona: viene rappresentato iconicamente con il fuoco, il vento, l'acqua e la colomba, elementi che combaciano con il dualismo tra vita e morte.

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