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“La maternità surrogata è peggio della pedofilia”: le parole choc di Mollicone di Fratelli d’Italia

Il presidente della commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, si scaglia contro la maternità surrogata: “È un reato grave – ha detto il deputato di Fratelli d’Italia – più grave della pedofilia”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Che la destra sia contro la maternità surrogata non c'è dubbio, ma negli ultimi giorni la questione della gestazione per altri è tornata al centro della polemica politica. E ci è tornata – proprio per decisione della stessa destra – in correlazione a una proposta di regolamento europeo che non c'entrava assolutamente nulla. Fratelli d'Italia e i colleghi di governo si sono immediatamente scagliati contro chi vuole regolarizzare la situazione delle famiglie arcobaleno, su cui c'è oggettivamente un vuoto giuridico colmato solo dalla volontà personale di alcuni sindaci – come successo a Milano – a cui l'esecutivo si è però opposto.

Dopo la ministra Roccella, che ignora il problema dicendo che non c'è "alcuna negazione del diritto dei figli", e il vicepresidente della Camera Rampelli, che dice che le coppie gay "spacciano i figli per loro", arriva un'altra dichiarazione da parte di un esponente di Fratelli d'Italia destinata a far discutere: Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura alla Camera dei deputati, ha detto questa mattina a Omnibus, su La7, che la maternità surrogata è "un reato grave, più grave della pedofilia". Poi ha attaccato ancora chi fa ricorso alla gestazione per altri, accusando: "Siamo di fronte a persone che vogliono scegliere un figlio come la tinta di casa".

La gestazione per altri è legale in alcuni Stati dell'Unione europea, anche se non attraverso compenso economico come accade in altre parti del mondo. In Italia è illegale – e per Salvini deve essere reato internazionale – ma non c'è alcuna intenzione di renderla una strada percorribile. Il voto sul certificato europeo di filiazione serviva semplicemente a riconoscere gli stessi diritti a tutti i genitori nell'Unione europea, ma per il centrodestra è stata l'occasione per ritirare fuori una vecchia battaglia che poco c'entrava con il destino di migliaia di bambini italiani.

"Sono parole gravissime e meritano il massimo sdegno da parte di tutti – hanno immediatamente commentato Chiara Appendino e Alessandra Maiorino, del Movimento 5 Stelle – Continua la campagna della destra di negazione dei diritti dei bambini parlando di quello che non è un argomento sul tavolo, perché non si sta in alcun modo parlando di introdurla in Italia". Poi hanno aggiunto: "È chiaro il loro obiettivo di spostare il focus del dibattito sulla maternità surrogata per non ammettere che stanno discriminando bambini in carne e ossa negandogli dei diritti che in altri Stati sono ampiamente riconosciuti. Ma soprattutto è l'ennesima riprova, dopo le parole di Rampelli, della totale mancanza di sensibilità della maggioranza su questi temi e della loro totale inadeguatezza ad approcciarsi a problematiche così importanti perché investono i diritti delle persone più fragili, soprattutto i minori. Sarebbe il caso che anche a destra, in un sussulto di dignità, si prendessero le distanze dalle parole a vanvera di Mollicone".

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