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Trans trovata morta a Genova, cadavere in una coperta: “Depressa per la morte del padre”

Trovata morta in un piccolo appartamento una transessuale sudamericana di 34 anni, Jorge Arturo Romero Gurimendi. La morte risalirebbe ad alcuni giorni.
A cura di Susanna Picone
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Era rannicchiata sul letto del suo monolocale, con la testa che sporgeva dal materasso. Il corpo era avvolto in una coperta e indossava più strati di vestiti. Jorge Arturo Romero Gurimendi, 34 anni, transessuale ecuadoriana conosciuta nell’ambiente della prostituzione con il soprannome di “Carolina” e “Carol” è stata trovata così, senza vita, nella serata di ieri dalla polizia all’interno di un piccolo appartamento nel quartiere del Lagaccio. Intorno al corpo, sul pavimento, c’erano anche tracce di sangue. Al momento è impossibile stabilire le cause del decesso e sarà necessaria attendere l’autopsia, in programma nelle prossime ore, per avere delle risposte. “Il corpo – ha spiegato il medico legale Alessandro Bonsignore – è in un tale stato di decomposizione che non è possibile dire se ci siano o meno segni di violenza riconducibili a terzi”.

A lanciare l'allarme un'amica che non sentiva la vittima da una settimana – L’esame del cadavere potrà stabilire se quei segni sospetti trovati dalla polizia sul corpo della vittima possano essere stati inferti da qualcuno oppure siano dovuti al processo di decomposizione, processo probabilmente accelerato a causa dei vestiti e del caldo in casa. Non si hanno certezze, al momento, neppure sulla data del decesso anche se esiste la testimonianza di un’amica, una giovane sudamericana che alla polizia aveva riferito di non sentire Carolina da una settimana e di essere preoccupata: “Ci telefoniamo praticamente tutti i giorni. Non vorrei gli fosse successo qualcosa”. L'indagine è condotta dalla Squadra Mobile che sta interrogando persone che frequentano la vittima.

"Caduta in depressione" – “Era una persona meravigliosa, non possiamo credere che non ci sia più”, è una delle testimonianze raccolte dal Secolo XIX. Chi conosceva la vittima ha anche detto che Jorge Arturo Romero Gurimendi, da un po’ di tempo, era caduta in depressione: “Prima dell’estate gli è morto il padre, a 52 anni, in Ecuador. Il lutto l’aveva segnato profondamente, tanto che aveva iniziato a prendere delle gocce per diminuire lo stato di ansia. In quel periodo era tornato nel suo Paese e vi aveva soggiornato per un po’”.

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