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Tessere Pd, ad Agrigento verifiche su numeri gonfiati: nelle liste anche defunti

Ieri sera il partito ha preso la decisione di congelare le liste degli iscritti ad Agrigento, Sciacca, Canicattì e Ribera; contestualmente la commissione per il congresso e i garanti hanno dato via a una procedura di verifica, riguardante almeno un migliaio di nominativi.
A cura di C. T.
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Nei nuovi elenchi degli iscritti al Partito democratico della provincia di Agrigento figurano anche i morti: Santo Tortorici, morto l'anno scorso a 90 anni, deputato dell'Assemblea regionale siciliana e sindaco di una cittidina di provincia, ad esempio, risulta iscritto al partito il 24 febbraio 2017. Così, denuncia Repubblica, si profila all'orizzonte un nuovo caso di elenchi gonfiati all'interno delle iscrizioni al Pd.

Ieri sera il partito ha preso la decisione di congelare le liste degli iscritti ad Agrigento, Sciacca, Canicattì e Ribera; contestualmente la commissione per il congresso e i garanti hanno dato via a una procedura di verifica, riguardante almeno un migliaio di nominativi. La commissione agrigentina per il congresso ha inviato una lettera ai segretari di circolo, segnalando "alcune anomalie registrate dall’organizzazione nazionale nell’anagrafe degli iscritti" e "un aumento degli iscritti anch’esso potenzialmente anomalo". Nelle liste ci sono date di nascita e luoghi di residenza errati, persone non esistenti o residenti altrove, e persino militanti deceduti o passati ad altro partito. Il tutto in elenchi che talvolta presentano numeri raddoppiati o triplicati rispetto al dato precedente.

Il responsabile del circolo di Ribera, Nino Tornambè, si è rivolto ai vertici del Pd, sottolineando di aver spedito alla commissione provinciale una lista con 111 nomi, arrivata a 360 dopo una sorta di "integrazione" arrivata dall'alto. "Appare evidente che per ragioni sconosciute,  ma che sembrano esulare da un  leale e corretto confronto democratico,  la commissione provinciale ha voluto gonfiare il dato del tesseramento, peraltro oltre la scadenza", ha scritto. Un aumento di cui il responsabile aveva chiesto spiegazioni al segretario provinciale Giuseppe Zambito, sostenendo di essersi reso conto di anomalie all'interno dell'elenco. Quest'ultimo però lo aveva rimandato alla commissione per il congresso, organo competente sult ema.

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