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Terremoto, la “buona ricostruzione” salva Norcia: vicina all’epicentro, ma nessuna vittima

Danni tutto sommato contenuti a Norcia, paese umbro salvo grazie alla “buona ricostruzione” seguita al sisma del 1997 e prima ancora a quello del 1979. L’assessore comunale Perla: “Le case sono tutte antisismiche e hanno retto”.
A cura di Susanna Picone
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È distante solo pochi chilometri dall’epicentro del terremoto che ha devastato gran parte del Centro-Italia ma a Norcia, in Umbria, i danni sono stati tutto sommato contenuti. E soprattutto nessuno è morto né è rimasto ferito in seguito alla forte scossa di magnitudo 6.0. Norcia è salva, ripetono sindaco, assessori e presidente dell’Umbria, grazie alla “buona ricostruzione” che è stata fatta dopo alcuni terremoti del passato. Quello del 1997 e ancora prima quello del 1979 che nel paese causò cinque morti e centinaia di sfollati. “La forte scossa che ha colpito stamani anche l'Umbria – ha detto la presidente umbra Catiuscia Marini – ha causato danni contenuti a differenza di quanto purtroppo accaduto nelle Marche e nel Lazio. Ciò testimonia che la ricostruzione in Umbria è stata una buona ricostruzione che ha saputo garantire sicurezza per la popolazione e qualità e velocità degli interventi”. L’Umbria ha deciso, ha spiegato la Presidente, di non limitarsi alla semplice “riparazione del danno” ma “di mettere in sicurezza l’intero territorio”.

“Prevenzione estremamente utile e importante” – Anche il sismologo Enzo Boschi, intervistato dall’AdnKronos, ha fatto riferimento alla “buona ricostruzione” di Norcia: “Lì dopo il terremoto del 1979 si è proceduto con interventi antisismici sugli edifici” e così “i danni provocati dal sisma di questa notte sono quasi irrilevanti”. L’assessore comunale Giuseppina Perla ha aggiunto che le case di Norcia sono tutte antisismiche e hanno retto, anche se ci sono delle lesioni. Si segnalano danni anche ad alcuni beni culturali, tra cui la basilica di San Benedetto. C’è stato poi qualche crollo a Castelluccio che, insieme a San Pellegrino, è la frazione di Norcia dove la situazione è maggiormente critica. A causa della caduta di massi e detriti ci sono poi un po’ di problemi su alcune strade, ma ciò che ha ribadito Marini è che probabilmente i danni sarebbero stati peggiori “se non ci fossero stati alcuni interventi antisismici dopo i terremoti negli anni Novanta”. “Questo conferma – ha poi commentato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani – che la prevenzione, quando è fatta in modo oculato e senza sprechi, è estremamente utile e importante”.

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