Strage di Iguala: identificati i resti di uno degli studenti scomparsi

Dopo mesi di indagini si è arrivati finalmente ad una svolta nel caso della scomparsa dei 43 studenti messicani probabilmente uccisi dai narcotrafficanti con la complicità di politici locali dello Stato di Guerrero. Come scrive El Universal, uno dei principali quotidiani del paese nordamericano, infatti sono stati identificati i resti di uno degli studenti scomparsi alla fine di settembre. Secondo le informazioni diffuse attraverso i social network dalla scuola Normale rurale di Ayotzinapa, il cadavere rinvenuto apparterrebbe ad Alexander Mora Venancio. I resti del giovane erano sepolti nella discarica di Cocula. Il padre della vittima è stato già informato dai periti argentini che seguono il caso sul posto per identificare i resti ritrovati nella discarica. Secondo le autorità federali messicane che indagano sul caso, molti degli studenti scomparsi infatti una volta uccisi sarebbero stati gettati nelle discariche della zona per rendere difficile il loro ritrovamento.

Le indagini sul caso degli studenti

Per gli inquirenti gli studenti sarebbero stati rapiti e poi uccisi su iniziativa dell’ex sindaco di Iguala, José Luis Abarca, e di sua moglie, Maria de Los Angeles Pineda, sorella di tre trafficanti di droga molto noti. La coppia in particolare avrebbe ordinato la sparizione degli studenti ai narcos locali perché temeva che l’arrivo in città dei giovani avrebbe potuto disturbare un evento politico pubblico promosso dallo stesso Pineda. Il caso ha sconvolto il Messico innescando violente proteste in molte città messicane.