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Sfondano con l’auto il cancello della caserma dei Carabinieri: “Abbiamo una bomba a bordo”

L’assurdo episodio a Ravenna, padre e figlio in realtà non avevano nulla ma il loro gesto ha creato il blocco totale del comando provinciale dell’arma per ore.
A cura di Antonio Palma
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Attimi di paura sabato pomeriggio a Ravenna quando due uomini a bordo di una vettura si sono fiondati contro la sbarra di ingresso della caserma dei carabinieri, sfondandola ed entrando nel cortile, e poi hanno iniziato ad urlare: "Abbiamo una bomba". L'assurdo episodio, come  riporta la stampa locale, è avvenuto intorno alle 14.30 di sabato quando la vettura, una vecchia seicento, si è infilata a tutta velocità nel cortile del comando fermandosi a pochi metri dalla scalinata d'ingresso. Qui i due occupanti del mezzo hanno preso dei borsoni dal cofano iniziando a correre verso la struttura urlando di avere una bomba.

I due fortunatamente non avevano alcuna bomba e dopo alcuni momenti di concitazione sono stati bloccati e arrestati dai militari. Dopo l'identificazione si è scoperto che si trattava di un padre e un figlio, rispettivamente di 76 e 46 anni, originari di Palermo ma residenti a Pordenone e in città per far visita a un parente. Interrogati per ore, i due non hanno saputo dare un spiegazione plausibile al loro gesto ma sono finiti comunque in carcere con l'accusa di introduzione clandestina in luoghi militari, danneggiamento aggravato, resistenza a pubblico ufficiale, procurato allarme e interruzione di pubblico servizio.

Il loro insano gesto infatti per ore ha costretto al blocco totale la caserma e l'area circostante al comando provinciale dell'Arma. Sul posto è stato richiesto l'intervento  degli artificieri del nucleo antisabotaggio arrivati da Bologna che dopo accurate analisi hanno escluso la presenza di ordigni esplosivi sull'auto. Nei due borsoni sospetti, fatti saltare in aria, infatti c'erano solo abiti e altri oggetti personali. Sul posto sono intervenuti anche un mezzo dei vigili del fuoco e un'ambulanza  il cui intervento fortunatamente non è stato necessario. I due arrestati non erano sotto effetto di alcol e droghe ma le loro condizioni psicofisiche probabilmente saranno oggetto di una perizia da parte della magistratura.

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