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Sequestro Andrea Calevo, la banda composta da almeno sette persone

Il rapimento dell’imprenditore 31enne di Lerici, liberato dai carabinieri dopo 14 giorni di prigionia, sarebbe stato organizzato in maniera attiva da almeno 7 persone. Uno dei rapitori arrestati sta collaborando, intanto Calevo ha fatto sapere che tornerà subito a lavorare.
A cura di Susanna Picone
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Il rapimento dell’imprenditore 31enne di Lerici, liberato dai carabinieri dopo 14 giorni di prigionia, sarebbe stato organizzato in maniera attiva da almeno 7 persone. Uno dei rapitori arrestati sta collaborando, intanto Calevo ha fatto sapere che tornerà subito a lavorare.

Vanno avanti le indagini relative al sequestro di Andrea Calevo, l’imprenditore 31enne di Lerici che per 14 giorni è stato prigioniero di una banda di malviventi e che è stato poi liberato il 31 dicembre a Sarzana. I carabinieri del Ros hanno fermato nelle ultime ore una quarta persona, si tratta di un uomo di 20 anni di origine albanese, che avrebbe avuto un ruolo attivo nel rapimento. In totale sarebbero almeno sette le persone coinvolte ma, secondo quanto si apprende da fonti investigative, il gruppo sul quale proseguono le indagini è composto da un numero maggiore di soggetti, almeno una ventina. Al momento, comunque, risultato indagati solo i quattro fermati: si tratta di due italiani (Pierluigi Destri, cliente della ditta Calevo e Davide Bandoni, rispettivamente nonno e nipote), un albanese di 23 anni, Fabijan Vila e il quarto arrestato, Simon Halilaj. Uno di loro sta collaborando con le forze dell’ordine.

I dettagli del blitz – Intanto continuano a trapelare anche altri particolari sul blitz che ha portato alla liberazione di Andrea Calevo: prima di effettuarlo polizia e carabinieri hanno teso una trappola ai rapitori per farli uscire e non mettere in pericolo la vita dell’imprenditore di Lerici. Si è arrivati a Destri grazie alle immagini riprese da una telecamera di sorveglianza. I cellulari dei sequestratori sono stati isolati in modo tale che questi non potessero mettersi in contatto tra di loro. Dopo che Davide Bondani e Fabijan Vila sono stati fermati gli investigatori sono entrati nella villetta di via del Campo e hanno iniziato a cercare Calevo. Da parte sua l’imprenditore finalmente libero ha fatto sapere di aver trascorso il Capodanno insieme alla sua famiglia e ai suoi amici e, al termine di un lungo colloquio con gli inquirenti, ha manifestato l’intenzione di tornare subito al suo lavoro perché – ha detto – “non posso più stare a casa”.

Le parole di Calevo, libero dopo 14 giorni – Calevo ha ringraziato polizia e carabinieri e ha affermato di non conoscere l’ideatore del suo rapimento, l’imprenditore edile 70enne Destri. Il 31enne ha ammesso di aver avuto paura nei giorni di prigionia perché talvolta, ha detto, i rapitori si muovevano in modo strano: “Se si fossero spaventati avrebbero potuto fare cose dettate dalla paura”. Nei giorni della sua prigionia, ha raccontato Calevo, stava spesso sdraiato nella cantina di Sarzana in cui era recluso e nella quale aveva una lampadina che svitava quando provava a dormire. Da lui andava una o al massimo due persone per dargli da mangiare, persone che parlavano italiano. La notizia della sua liberazione non è stata accolta con felicità solo dalla sua famiglia ma anche da tutta la comunità di Lerici: quattrocento lumini in piazza hanno composto le parole “Bentornato Andrea” e all’imprenditore è stata “dedicata” la festa di mezzanotte per il nuovo anno.

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