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Schettino: “La Concordia a Genova? E’ anche merito mio”

Il giorno dopo la conclusione del trasferito del relitto della nave da crociera dall’isola del Giglio al porto di Genova, l’ex comandante dice la sua: “L’esito positivo ed encomiabile della complessa operazione, dimostra che le mie scelte furono giuste”.
A cura di Biagio Chiariello
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Il fatto che la Concordia sia stata spostata dall'Isola del Giglio al porto di Genova, dimostra la bontà delle azioni di Francesco Schettino. Almeno secondo quanto affermato dal diretto interessato, unico imputato del naufragio nel quale sono morte 32 persone, con le accuse di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e abbandono di nave. “L'esito positivo ed encomiabile della complessa operazione, che ha consentito di recuperare la Concordia senza creare danni ambientali, ha rafforzato la mia convinzione di aver preso la giusta decisione, nel lasciarla adagiare sul basso fondale anziché correre il rischio che potesse inabissarsi", sono le parole rilasciate all’Ansa dall’ex comandante il giorno dopo l'ormeggio del relitto della Costa Concordia al Porto di Genova. Il trasferimento dal Giglio per Schettino dovrebbe esssere "ragione di riflessione in merito alle scelte compiute dopo l'urto con il basso fondale delle Scole". “Non ha mai avuto dubbi” conclude, sul buon esito delle operazioni che hanno riportato la Concordia "in porto".

“L'inaspettato e repentino abbattimento su di un lato della nave, congiuntamente alle concause verificatesi, queste ultime tuttora in corso di accertamento processuale, hanno purtroppo contribuito alla dolorosa perdita di vite umane – continua Schettino – Questo evento luttuoso nel dolore unisce coloro che sono stati direttamente toccati negli affetti più cari. Che sia ora la mano dell'uomo a demolirla farà in modo che la Concordia riviva in altre forme e questa consapevolezza allevia ferite che difficilmente possono essere comprese da chi non è addetto ai lavori".

 A Natale in libreria il libro di Schettino

Nel frattempo a Natale sugli scaffali delle librerie sarà possibile trovare “Tredici secondi”. Si tratta del libro di Francesco Schettino che, secondo quanto scrive Dagospia, è la difesa dell’ex comandante della Concordia: “Ormai è quasi cosa fatta: il capitano Schettino darà alle stampe poco prima di Natale (ma i tempi potrebbero allungarsi) il suo racconto sulla Costa Concordia. Il libro, edito da Graus, s’intitolerà con tutta probabilità “Tredici secondi”. Ovvero il tempo che sarebbe stato necessario al comandante napoletano, se il timoniere avesse eseguito tutti i suoi ordini in tempo, per evitare gli scogli del Giglio”, si legge su Dagospia.

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