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Salvini: “Primarie ad aprile. Presto per Berlusconi? Candidi qualcun altro”

Il leader del Carroccio annuncia le primarie del centrodestra, che vorrebbe programmare tra l’8 e il 9 aprile prossimo, auspicando elezioni anticipate entro l’estate. Difficilmente però Berlusconi potrà ottenere entro aprile la sentenza della Corte europea chiamata a decidere sull’illegittimità della legge Severino che ha sancito l’incandidabilità del leader di Forza Italia, ma sul punto Salvini sostiene che l’Italia non può permettersi di aspettare i tempi dell’Europa.
A cura di Charlotte Matteini
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Matteo Salvini torna a invocare le elezioni anticipate, sostenendo che i cittadini italiani siano assolutamente intenzionati a votare il prima possibile. A pochi giorni dalla sentenza della Consulta relativa all'Italicum, che dovrà esprimersi sulla legge elettorale attualmente in vigore e proporre correttivi per modificare eventuali parti ritenute incostituzionali, il leader del Carroccio torna a proporre il voto anticipato entro la prossima estate. "Io continuo a sperare che ci sia ancora un briciolo di democrazia. E che la Corte costituzionale abbia ancora voglia di dare ascolto ai cittadini. Semplicemente. Senza stranezze. Ascoltando i cittadini, perché loro vogliono andare al voto", sostiene Salvini, auspicando che il Parlamento dovrebbe fare "in fretta" la legge per poi passare immediatamente all'indizione delle elezioni. Il Parlamento, però, pare non aver intenzione di affrettare le tempistiche e secondo Salvini il motivo sarebbe molto semplice: "Ci sono quelli che puntano al vitalizio e vogliono tirare là. Io voglio sperare che siano un’assoluta minoranza. C’è un paese che non ha più bisogno di manfrine. C’è il terremoto, la neve… A Basciano gli abitanti sono senza luce da giorni, quelli di Arischia potrebbero finire in tensostruttura anche di notte", spiega il leader del Carroccio, annunciando inoltre di aver scelto una data per le primarie del centrodestra, che dovrebbero tenersi il week-end prima di Pasqua, l'8 o 9 aprile.

Primarie per un centrodestra nuovo di zecca, che si sfiderà sul terreno delle proposte politiche: "Saranno di programma. Proposte a confronto e vinca il migliore. Noi siamo pronti: sovranità, controllo dei confini, ribaltamento dell’Europa, stop alle pretese islamiche, dogane da ripensare", sostiene Salvini. Ai rilievi di Cremonesi, che fa notare al leader del Carroccio che non solo la data delle primarie sarebbe troppo vicina in caso di elezioni dopo l'estate, ma che inoltre non tiene conto delle tempistiche della Corte europea che entro l'anno dovrà trovarsi a decidere sull'incandidabilità di Silvio Berlusconi, Salvini risponde che il centrodestra e l'Italia non possono di certo aspettare l'Europa per andare a elezioni. "Io spero che gli venga restituita domattina (la candidabilità ndr) perché lo merita. Però, in tutta onestà, non è che possiamo aspettare l’Europa. Non possiamo sospendere la democrazia in attesa della sentenza. Nel suo partito, Berlusconi sarebbe certamente in grado di indicare altri esponenti in gamba".

Il mondo è cambiato, secondo Matteo Salvini, e dunque è giunta l'ora anche per Berlusconi e per il centrodestra, tendenzialmente poco favorevoli alle primarie, di modificare strategie e visioni per non rimanere indietro e perdere terreno. "Trump è stato eletto dopo averle fatte in tutta America, ed è per questo che con lui ha vinto il popolo. Nessuno ci avrebbe scommesso, neanche io. Ma lui è andato fino in fondo a chiedere il voto, stato per stato. E in Francia? Sia il centrodestra che il centrosinistra hanno fatto le primarie. È molto difficile non vedere che sono una fonte di legittimazione tipica delle democrazie di oggi", spiega il leader del Carroccio, sostenendo però che la visione unitaria del nuovo centrodestra dovrebbe comunque essere omogenea e prevedere dei principi cardine irrinunciabili, come l'uscita dall'euro, per esempio. "Noi gli accordi li abbiamo sempre rispettati. Quindi chi vince vince, non è che poi si torni indietro… Però credo che le primarie si debbano fare tra programmi con una certa omogeneità. Almeno la condivisione del fatto che l’euro sia un esperimento fallito, ci deve essere. E comunque, sull’Europa i prossimi mesi ci dimostreranno bene lo spirito del tempo".

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