Rigopiano: il piccolo Edoardo in prima fila ai funerali dei genitori Nadia e Sebastiano
È una giornata di lutto cittadino oggi a Loreto Aprutino, nella provincia di Pescara, dove si sono svolti i funerali religiosi di Sebastiano Di Carlo, 49 anni, e di Nadia Acconciamessa, 47 anni. I due, marito e moglie, sono morti sotto la slavina che una settimana fa ha travolto l’Hotel Rigopiano di Farindola. Insieme alla coppia, per una vacanza, c’era anche il loro bambino, il piccolo Edoardo Di Carlo di 8 anni, sopravvissuto alla tragedia e ormai orfano di entrambi i genitori. Il bambino, in buone condizioni di salute, è stato dimesso ieri dall’ospedale di Pescara, dove ha saputo della morte della mamma e del papà e dove lui stesso ha raccontato i drammatici momenti vissuti prima dell’arrivo dei vigili del fuoco.
Edoardo sarà affidato al fratello maggiore – Edoardo stava giocando nella sala da biliardo insieme ad altri bambini sopravvissuti, Ludovica e Samuel, quando la valanga ha distrutto l’hotel. “C'era Edoardo che abbracciava i due più piccoli”, hanno raccontato poi i soccorritori che li hanno trovati. E oggi Edoardo, forse con lo stesso coraggio, ha partecipato a Loreto Aprutino alle esequie della sua mamma e del suo papà. Accanto al bambino, in prima fila, erano presenti gli altri parenti delle vittime, tra cui il fratello Riccardo poco più che ventenne, al quale Edoardo dovrebbe venire ora affidato, e l'altro fratello, Piergiovanni, di sedici anni. Tra le due bare di legno marrone presente una foto di Nadia e Sebastiano Di Carlo, ritratti abbracciati e sorridenti.
I coniugi Di Carlo erano in vacanza insieme agli amici – Oltre ai genitori del piccolo Edoardo, il comune abruzzese piange anche altre vittime dell’Hotel Rigopiano. È avvenuto infatti il riconoscimento del corpo di Piero Di Pietro, che risultava tra i dispersi, morto quindi insieme alla moglie Barbara Nobilio. Le due coppie erano amiche ed erano andate assieme in vacanza nell’hotel sul Gran Sasso. Il bilancio delle vittime della slavina che ha travolto l’Hotel Rigopiano si aggrava di ora in ora. Sono ormai poche le persone che mancano all’appello, come sono poche le speranze di ritrovare ancora qualcuno in vita sotto i detriti.