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Rapido 904, 31 anni fa la strage. Mattarella: “Continuare a cercare la verità”

Il messaggio del Presidente della Repubblica nel giorno del trentunesimo anniversario della strage di Natale sul Treno Rapido 904: “È giusto continuare a cercare sempre la verità, ovunque restino zone d’ombra su mandanti, complicità, finalità”.
A cura di Susanna Picone
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“Fare memoria di quanto è accaduto, anzitutto del ripudio popolare e delle coscienze della violenza terroristica, è un'opera preziosa rivolta alle giovani generazioni che, in questo modo, rafforza le basi su cui poggiano la democrazia e la libertà. Il vile attentato che sconvolse quel Natale del 1984 aveva come obiettivo la destabilizzazione delle istituzioni e della vita civile del Paese. La matrice terroristico-mafiosa, poi accertata in sede giudiziaria, segnò un passaggio inquietante nella sequenza eversiva di quella stagione. Ricordare chi perse la vita e il dolore dei suoi familiari è giusto. Ricordare anche la reazione della società e l'impegno di magistrati e forze dell'ordine nel fare luce sulle responsabilità. Ed è giusto continuare a cercare sempre la verità, ovunque restino zone d'ombra su mandanti, complicità, finalità”: sono queste le parole che oggi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rivolto alla Presidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage sul treno rapido 904 del 23 dicembre 1984. Mattarella ha parlato di quella strage di Natale di 31 anni fa come di “una profonda ferita nella storia della nostra Repubblica”.

I ricordi di Renzi e Boldrini – Anche il premier Renzi ha ricordato la strage di 31 anni intervenendo all’inaugurazione della variante di valico: “Questo è un giorno particolare, in questa zona e in questo Paese. Vorrei potessimo mandare un pensiero alla comunità di San Benedetto Val di Sambro”. “A pochi km da qui hanno perso la vita 16 persone – ha continuato Renzi -. Cerchiamo di ricordare anche qualche magistrato come Piero Vigna che ha cercato di istruire un processo” sulla vicenda. Un ricordo è arrivato poi dalla Presidente della Camera, Laura Boldrini: “La strage del Treno rapido 904 segnò l'inizio di una fase molto difficile per il nostro Paese. A quel feroce attacco le Istituzioni e la società civile seppero reagire con determinazione e coraggio, difendendo le ragioni della giustizia e della legalità. Con analoga determinazione e fermezza, ancora oggi – ha detto la Boldrini – non dobbiamo abbassare mai la guardia a fronte di ogni logica di violenza e di sopraffazione, se vogliamo preservare una convivenza realmente democratica”.

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