893 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Quando un controllo dei carabinieri rischia di trasformarsi in tragedia (VIDEO)

Tensione nel quartiere romano di San Lorenzo. Nel tardo pomeriggio di martedì, un giovane immigrato viene fermato per un controllo da quattro agenti in borghese. Come mostra il video, la situazione degenera e la gente scende in strada per difendere il ragazzo colpito da un crisi epilettica.
A cura di Biagio Chiariello
893 CONDIVISIONI

Quando un controllo dei carabinieri rischia di trasformarsi in tragedia (VIDEO)

C'è un video che sta facendo il giro della Rete da ieri sera. Le immagini mostrano quello che sembra essere una sorta di controllo dei carabinieri, caotico e inquietante allo stesso tempo, nei confronti di un ragazzo somalo, rifugiato politico. La scena avviene intorno alle 20.30, nel quartiere San Lorenzo, nella Capitale. Fermato da quattro agenti in borghese, il 22enne si rifiuta di mostrare loro i documenti di riconoscimento. I carabinieri, così, tentano di caricarlo in auto, ma il giovane fa resistenza. Le sue urla attirano l'attenzione dei passanti, che si schierano dalla parte del somalo. «Ma non potete farlo senza documenti!», urla qualcuno degli presenti. «La tensione aumenta quando alcuni passanti impediscono ai militari di portare via il giovane. Urla, spintoni e alla fine il ragazzo si accascia a terra in preda a una crisi epilettica.

Questo il racconto di chi ha girato il video e lo ha postato su YouTube.

Oggi intorno alle 20 e 30 abbiamo sentito delle grida in Via degli Ausoni. Un ragazzo somalo, rifugiato politico, veniva fermato, strattonato e spintonato da quattro persone scese da una Renault Clio che non si identificano come carabinieri.

Arrivati li abbiamo visto decine di persone che urlavano contro la violenza che stava subendo il ragazzo. I quattro solo dopo alcuni minuti affermano di essere carabinieri. A quel punto arrivano rinforzi, tre volanti da cui altri "Tutori dell'ordine" scendono e cominciano a spintonare chi era li.

Dopo avergli tolto il borsello provano a spingere in auto il ragazzo, ormai ammanettato e in preda al panico, che a quel punto accusa un attacco epilettico molto pesante. Arrivata l'ambulanza che porta il ragazzo in ospedale decine di persone bloccano l'auto dei carabinieri e pretendono la loro identificazione, che avviene solo dopo un'ora e all'arrivo della polizia di stato.

Questi i fatti. Questo è quello che succede in pieno giorno a San Lorenzo. Noi riteniamo inaccettabile quello che è successo oggi.

I problemi del quartiere vengono affrontati dall' amministrazione cittadina tramite la presenza ossessiva e in questo caso violenta, delle forze dell'ordine.

A nostro avviso San Lorenzo si deve difendere con la cultura, con la condivisione e con la partecipazione e continueremo ad affermalo ancora più forte dopo lo spettacolo indecente e vergognoso a cui molti di noi oggi hanno assistito.

Il ragazzo somalo è stato poi portato in ospedale da uno dei passanti. Secondo il referto medico ha subito un trauma cranico e una contusione al torace e al gomito sinistro, con una prognosi di 15 giorni. «Quello che è successo è molto grave – accusa il suo legale – ho parlato con il ragazzo e lui mi ha detto che gli agenti non si sarebbero qualificati e che neanche di fronte a una sua richiesta avrebbero esibito il tesserino». Dopo essere stato dimesso dall'ospedale, il giovane viene portato alla stazione dei carabinieri di San Lorenzo. Ci resta un'ora, per poi esser rilasciato senza imputazioni. «Non mi hanno mostrato nessun tesserino», ha spiegato il rifugiato all’avvocato. «Pensavo che quegli uomini si fingessero appartenenti alle forze dell’ordine per derubarmi, mi era già successo in Sicilia».

893 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views