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Adesca una 15enne, poi la violenta minacciandola con un coltello: “Quando bevo non mi controllo”

Un 17enne è stato arrestato dopo aver adescato una 15enne con una scusa in strada, nel Torinese. L’adolescente ha subìto violenza dopo essere stata minacciata con un coltello. Agli inquirenti ha detto: “Quando bevo non mi controllo”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Foto di repertorio
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Un ragazzo di 17 anni ha attirato con una scusa una ragazzina di soli 15 anni in un vicolo la sera del 24 novembre scorso per poi abusare di lei sotto la minaccia di un coltello. Dopo settimane di silenzio, con l'aiuto dei familiari e delle amiche, l'adolescente ha trovato il coraggio di denunciare il suo aguzzino che nel frattempo era già stato fermato per una rapina commessa poco dopo la violenza sessuale.

Il 17enne, secondo quanto scrive Corriere della Sera, ha diversi precedenti penali: il ragazzo è già noto per esplosioni di violenza incontrollata contro la madre e per il suo ruolo di leader in una baby gang che si muove tra Cuorgnè e Rivarolo.

Al termine dell'indagine dei carabinieri, il giovane è stato arrestato insieme a un amico, anche lui minorenne. Per altri due complici 20enni il gip di Ivrea ha disposto l'obbligo di dimora con divieto di uscita notturna. Gli accertamenti a carico del gruppo di giovanissimi, diventati il terrore del Canavese, non sono terminati.

L'inchiesta avrebbe finora evidenziato l'estrema pericolosità della banda composta da adolescenti che, secondo i carabinieri, sarebbero "capaci di tutto" e che "non si fermano davanti a niente". Negli ultimi mesi avrebbero messo a segno anche una rapina nell'appartamento di un quarantenne, pestaggi per pochi euro e aggressioni ai danni degli autisti degli autobus.

L'episodio più grave riguarda però il solo 17enne che è accusato di violenza sessuale aggravata. Il giovane avrebbe incontrato la sera del 24 novembre il gruppo di amiche della 15enne vittima dell'aggressione nel centro del Canavese. È riuscito ad allontanare l'adolescente dal gruppo con una scusa per poi abusare di lei. A interrompere la violenza, le amiche della ragazzina che hanno finto una telefonata dei genitori. Il 17enne, per nulla turbato, ha trascorso poi il resto della serata con altri amici.

Il ragazzo ha poi aggredito un altro 16enne che si trovava con gli amici con la scusa di una sigaretta: dopo avergli puntato il coltello alla gola, si è impossessato del suo cellulare ed è andato a bere in un bar. Ai carabinieri il ragazzo ha detto di "aver avuto un'infanzia difficile" e di fare un quotidiano uso di alcol e stupefacenti che gli farebbero perdere il controllo, inducendolo "a fare cose che poi dimentica". La difesa, già di suo molto debole, non lo ha aiutato ad evitare il carcere minorile.

Secondo il gip, infatti, la sua personalità sarebbe "estremamente pericolosa". "Fra le mura domestiche ha appreso comportamenti violenti che ora usa per affermarsi nel mondo esterno" ha spiegato il giudice.

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