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Puglia, dopo la strage sui treni limite di 50 km all’ora: è rischio caos

Una circolare emanata dall’Associazione Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie impone a tutti i gestori che non hanno reti dotate di Scmt (sistema di controllo marcia treno) di limitare la velocità dei treni a 50 chilometri all’ora.
A cura di S. P.
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A pochi mesi dallo scontro tra treni costato la vita a 23 persone, in Puglia (e non solo) per i pendolari arrivano nuovi problemi. L’ANSF – Associazione Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie – ha emanato una circolare che già sta facendo discutere. Impone una limitazione della velocità nei luoghi sprovvisti di Scmt (sistema di controllo marcia treno). Significa che a partire da oggi, 30 settembre, i convogli saranno costretti a viaggiare a una velocità massima di 50 chilometri all'ora. La circolare riguarda undici linee della Regione Puglia, con le compagnie Ferrotramviaria, Ferrovie del Gargano e Ferrovie del Sud Est. Su quelle linee si spostano ogni giorno studenti e lavoratori che ora dovranno fare i conti con ritardi, soppressioni e disagi vari. Chi non è in “regola” avrà trenta giorni di tempo per adeguarsi.

Lo scontro tra treni di luglio in Puglia – Qualcuno parla di “beffa” dopo la strage, altri di “precauzione postuma”. Il pensiero, infatti, non può che andare alla tragedia dello scorso luglio in Puglia. Come ricorda il quotidiano Repubblica, la tratta tra Andria e Corato è ancora sotto sequestro e adesso i pendolari sono costretti a vivere ulteriori difficoltà per via del blocco della linea che va da Corato a Ruvo di Puglia, almeno fino alla fine dell'anno, per i lavori di raddoppio del binario unico.

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