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Per un errore la bimba nasce nera: coppia fa causa alla banca del seme

La vicenda di una coppia lesbica che quando ha visto nascere una bambina di colore ha denunciato la banca del seme dell’Illinois che per errore ha inviato lo sperma di un donatore afroamericano. Volovano un figlio bianco che somigliasse a loro.
A cura di Susanna Picone
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Le nuove linee guida sulla legge 40 del Ministero della Salute impediscono di ricorrere alla fecondazione assistita a chi è portatore di malattie genetiche, nonostante le molte sentenze degli anni passati dei giudici sull'argomento.

Jennifer Cramblett voleva un figlio biondo con gli occhi azzurri che somigliasse a lei e alla sua compagna Amanda, ma per un errore della banca del seme le è nata una bambina nera. A sbagliare è stata la banca del seme dell'Illinois che ha inviato alla donna lo sperma di un donatore afroamericano. Un numero sbagliato – 330 è caucasico, 380 afroamericano – che ha fatto nascere una bimba bellissima e sana, ma di colore. Così al momento della nascita della piccola la sorpresa: quando le due donne hanno visto il colore della pelle della figlia hanno presentato una denuncia per “nascita illegittima e violazione delle garanzie”. Denuncia che però è stata rigettata in quanto l'accusa di “nascita illegittima” non è legalmente sostenibile nel caso di un bambino nato sano. La coppia potrebbe comunque intentare una nuova causa contro la banca del seme per negligenza. Della vicenda delle due donne e della loro bambina si parla dal 2014, quando Jennifer Cramblett è apparsa anche in trasmissioni televisive per portare avanti la sua battaglia.

I "problemi" della coppia bianca a causa della bimba nera – La donna ha più volte spiegato di amare la sua bambina, che non la scambierebbe mai e non ha problemi ad avere una figlia di colore. Quello che teme è che però la bambina possa crescere sentendosi emarginata in un contesto prevalentemente bianco come quello in cui vivono. La donna ha anche detto che la sua famiglia è razzista e non ha pienamente accettato la sua sessualità. Avere una figlia di colore rende ancora più difficile l'integrazione con i familiari. “Tagliare i capelli a mia figlia è uno stress – ha denunciato inoltre la donna- perché per un taglio decente devo andare un quartiere nero, lontano da dove vivo, dove almeno in apparenza non siamo i benvenuti”. La banca del seme, intanto, si è scusata con la coppia che è stata anche parzialmente risarcita delle spese dell’inseminazione artificiale.

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