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Mistero sul presunto attentato dell’Isis alla Regina Elisabetta previsto per il 15 agosto

Un presunto attentato dell’Isis sarebbe stato sventato dalle forze di sicurezza britanniche. L’obiettivo dell’attentato sarebbero stati la Regina Elisabetta, il principe Carlo e il primo ministro Cameron.
A cura di Redazione
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Secondo quanto riportato da alcuni media britannici l'Isis avrebbe progettato un attentato per uccidere Elisabetta II sabato 15 agosto, nel giorno delle commemorazioni in programma per i 70 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. La celebrazioni saranno trasmesse in diretta sulla Bbc.

La fonte di questa rivelazione è il DailyMail, gli altri media britannici hanno mantenuto maggiore prudenza circa la reale concretezza del piano. Per il Daily l'attentato sarebbe stato sventato dalle unità speciali di Scotland Yard – ribattezzate SO14 e SO1 impegnate rispettivamente nella protezione della famiglia reale del Primo Ministro – e dal Mi5, il servizio segreto interno della regina. L'eventuale attentato sarebbe constato di una bomba in una pentola a pressione piena di chiodi e cuscinetti a sfera. In altri termini una replica dell'ordigno utilizzato dai fratelli Tsarnaev durante la maratona di Boston. In quell'occasione la pentola a pressione lasciata imbottita di esplosivo e parti metalliche fu lasciata in uno zainetto e fatta deflagrare. L'attentato costò la vita a 3 persone e il ferimento di 264. Gli obiettivi dell'attentato sarebbero stati la Regina Elisabetta II, il principe Carlo e il premier Cameron.

La deflagrazione dell'ordigno sarebbe stata prevista per le 14 ora di Greenwich alle spalle della  Horse Guards Parade – ovvero il quartier generale delle Guardie della Regina da dove parte ogni giorno la cerimonia del cambio della Guardia -. Sempre secondo quanto riporta il Daily altri obiettivi sarebbero stati la chiesa di St. Martin in The Fields a Trafalgar Square nella quale sarà celebrata la messa per ricordare i caduti della Seconda Guerra Mondiale. Non ultimo un altro obiettivo sarebbe stato l'Abbazia di Westminster.

Il portavoce di Scotland Yard non ha confermato l'indiscrezione e ha invitato tutti i cittadini britannici a scendere in strada a festeggiare in quanto non ci sarebbero pericoli. Il portavoce della famiglia reale non ha voluto commentare la notizia né l'eventuale presenza di cellule dell'Isis in Gran Bretagna. In tal senso da Scotland Yard si apprende che la presenza jihadista nel Regno Unito non è solo da intendersi come presenza di persone addestrate in Siria e Iraq ma anche di giovani che attraverso l'uso di internet cercano di replicare le terribili gesta dei terroristi.

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