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Migranti, naufragio a Lesbo: morti un bimbo di 2 anni e una donna

Il nuovo naufragio nelle acque greche: la Guardia costiera ha salvato 47 persone ma ci sarebbero 11 dispersi.
A cura di Susanna Picone
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Un’imbarcazione carica di migranti si è ribaltata nelle acque greche, davanti all’isola di Lesbo. Secondo quanto riferito dai media locali, nel nuovo naufragio sono morte almeno due persone: un bambino di due anni e una donna di 35. Non sono state diffuse le generalità delle vittime, né se tra di loro esistesse un grado di parentela. Il gommone sul quale si trovavano si sarebbe rovesciato a causa del forte vento. I migranti sono stati avvistati da un traghetto che copre la tratta fra la città turca di Aivali e Lesbo, che ha allertato la Guardia costiera e ha cominciato le operazioni di salvataggio. La Guardia costiera ha salvato 47 persone ma almeno 11 risulterebbero tuttora disperse, anche se manca una conferma ufficiale sui numeri. I profughi sopravvissuti sono stati trasferiti a Mitilene, capoluogo di Lesbo. In maggioranza si tratta di profughi di origine siriana e afghana che hanno raccontato di aver trascorso più di tre ore in acqua e che il gommone sul quale erano stati fatti salire al massimo poteva contenere una quindicina di persone.

Soccorsa nella stessa zona un’altra imbarcazione – Sempre al largo dell’isola di Lesbo è stata poi individuata un’altra imbarcazione in difficoltà ma questa volta sono state salvate tutte le 40 persone che erano a bordo. L'isola è diventata uno dei principali punti di ingresso per migliaia di migranti provenienti dalla Turchia, le cui coste distano appena otto miglia marine del Paese ellenico. Quest’anno circa 515mila persone hanno raggiunto l'Europa effettuando la traversata del Mediterraneo, oltre la metà dei quali in fuga dal conflitto in Siria.

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