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Mattarella da Papa Francesco in Vaticano, è il loro primo incontro ufficiale

Il presidente Sergio Mattarella è giunto in Vaticano per incontrare Papa Francesco insieme alla figlia Laura e a cinque nipoti. Il Capo dello Stato e il Pontefice hanno affrontato anche il tema dell’immigrazione.
A cura di Susanna Picone
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Prima visita ufficiale in Vaticano per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dopo i laici Ciampi e Napolitano, con Mattarella torna da un papa un Capo dello Stato cattolico. Il presidente Mattarella, in quanto vedovo, è stato accompagnato da Papa Francesco dalla figlia Laura e, in veste di nonno, da 5 dei suoi  nipoti. Il corteo presidenziale è arrivato da Via della Conciliazione ed è entrato in Vaticano da Piazza San Pietro e quindi dall'Arco delle Campane intorno alle 9.40. La cerimonia di saluto, guidata dal prefetto della Casa Pontificia mons. Georg Gaenswein, è avvenuta nel Cortile di San Damaso. La banda della Gendarmeria Pontificia ha intonato gli inni italiano e vaticano.

L'incontro tra Papa Francesco e Mattarella

Mattarella ha incontrato Papa Francesco con qualche minuto di anticipo rispetto al programma sulla soglia della Sala del Tronetto. I due si sono stretti la mano sotto i flash dei fotografi ed è cominciato, poco prima delle 10, il loro colloquio privato. Dopo il colloquio privato nella Biblioteca, il Papa e il Presidente della Repubblica pronunciano due discorsi pubblici e si scambiano i doni. Poi la delegazione ufficiale, di cui fa parte anche il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e 13 consiglieri, oltre ai loro familiari, viene presentata al pontefice. Il programma prevede poi che il capo dello Stato e il suo seguito vengano accolti dal segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, che pronuncia un discorso di saluto e presenta a Mattarella il corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede.

I discorsi di Papa Francesco e Mattarella

La visita di Sergio Mattarella in Vaticano, a soli due mesi dall'elezione “manifesta le eccellenti relazioni tra la Santa Sede e l'Italia”. Lo ha detto Papa Francesco nel suo discorso sottolineando che tale gesto si pone in continuità con le visite dei predecessori del presidente. Il pontefice ha poi aggiunto: “La Chiesa offre a tutti la bellezza del Vangelo e del suo messaggio di salvezza, e ha bisogno, per svolgere la sua missione spirituale, di condizioni di pace e tranquillità, che possono promuovere solo i pubblici poteri, cui primariamente spetta di predisporre le condizioni di uno sviluppo equo e sostenibile affinché la società civile dispieghi tutte le sue potenzialità, trovano nell’impegno e nella leale collaborazione della Chiesa un valido e utile sostegno per la loro azione”. Papa Francesco ha espresso “gratitudine per l'impegno che l'Italia sta profondendo per accogliere numerosi migranti che a rischio della vita chiedono accoglienza”. Sulla stessa lunghezza d'onda anche Mattarella che ha spiegato come l'Italia sia impegnata con generosità per fronteggiare l'emergenza profughi e “invoca da tempo un intervento deciso dell'Unione Europea per fermare questa continua perdita di vite umane nel Mediterraneo, culla della nostra civiltà”. Francesco ha parlato anche del dramma lavoro: “La carenza di lavoro per i giovani diventa un grido di dolore che interpella i pubblici poteri, le organizzazioni intermedie, gli imprenditori privati e la comunità ecclesiale, perché si compia ogni sforzo per porvi rimedio, dando alla soluzione di questo problema la giusta priorità”. Per il Papa tutti quelli con posizioni di responsabilità hanno il compito primario di affrontare con coraggio, creatività e generosità il problema.

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