Malala ancora nel mirino dei Talebani: “Ha irriso l’Islam”
È passato ormai un anno da quando la giovane Malala Yousafzai, adolescente pakistana impegnata a favore dell’istruzione femminile, è stata colpita in un attentato dai talebani. Era il 9 ottobre del 2012 quando un miliziano la intercettò su un autobus in Pakistan e le sparò alla testa. Malala si salvò miracolosamente: partì insieme alla sua famiglia per essere curata in Inghilterra dove vive tuttora. Oggi Malala, la cui storia di coraggio ha commosso il mondo, è candidata a ricevere il Premio Nobel per la Pace. La ragazzina ha scritto un libro in cui ha raccontato la propria vita e la sua battaglia spiegando perché è stata presa di mira dai Talebani. Ma dopo un anno Malala sarebbe ancora nel mirino dei Talebani: il portavoce del gruppo Shahidullah Shahid ha spiegato il perché in un’intervista alla Abc.
Malala Yousafzai sarebbe colpevole di aver “irriso l’Islam” più che per il suo impegno a favore dell’istruzione delle ragazze. Alla Abc il portavoce talebano ha nuovamente minacciato di morte l’adolescente. Solo lo scorso luglio, invece, il leader dei talebani pakistani Adnand Rasheedm aveva scritto una lettera personale alla giovane scusandosi di quell’attentato. Presto Malala sarà anche ricevuta in Gran Bretagna dalla Regina Elisabetta: l’annuncio è arrivato da parte del palazzo reale che ha fatto sapere, appunto, che la 16enne pakistana sarà presente al Ricevimento delle Università e dell’Istruzione del Commonwealth.