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La procura di Milano difende la Boccassini: “Attaccata in modo vergognoso”

Dopo le polemiche seguite all’assoluzione di Berlusconi nel processo Ruby, il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati difende la Boccassini e contrattacca: “Il costo dell’inchiesta è stato di 66mila euro”.
A cura di Redazione
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Dopo le polemiche seguite alla decisione della Cassazione di confermare in via definitiva l’assoluzione di Silvio Berlusconi dalle accuse di prostituzione minorile e concussione per costrizione nell’ambito del cosiddetto processo Ruby, sono state tante e virulente le polemiche nei confronti della procura di Milano ed in particolare di Ilda Boccassini. Il magistrato è finita infatti al centro di attacchi incrociati, in particolar modo provenienti dai fedelissimi del Cavaliere, che l’hanno sostanzialmente accusata di aver perseguito in questa sorta di “persecuzione”, oltre che di aver sprecato una somma rilevante di soldi pubblici.

A difesa della Boccassini si schiera ora il procuratore generale Edmondo Bruti Liberati, che definisce “vergognosi” gli attacchi a mezzo stampa di politici e giornalisti. “La Boccassini è stata attaccata in modo vergognoso per il caso Ruby”, ha spiegato il magistrato, spiegando che ci si è “dimenticati che a lei e ai suoi collaboratori della dda di Milano si devono in questi anni le indagini più importanti sulla ‘ndrangheta che siano state fatte a livello nazionale”. Al microfono di Maria Latella ha poi chiarito sullo “spreco” di denaro pubblico: “"Il costo dell'inchiesta è stato di 66mila euro, e l'uso delle intercettazioni è stato limitatissimo, quanto un'indagine per piccolo spaccio”. E, del resto, ha concluso: “Proprio le motivazioni della sentenza d'appello, e vedremo quelle della Cassazione, dimostrano come l'indagine fosse doverosa”.

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