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La classifica dei migliori ospedali d’Italia

Dal tumore al seno, a quello del colon, passando aneurismi, fratture, interventi di otorinolaringoiatria e parti cesarei e naturali, grazie alle classifiche stilate dal portale “Dove e come mi curo” è possibile scoprire se la struttura sanitaria a cui ci si vuole affidare per curare la propria patologia è un polo d’eccellenza oppure se è meglio decidere di virare verso un altro ospedale, magari in un’altra Regione d’Italia.
A cura di Charlotte Matteini
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sala operatoria sanita

Le storie di malasanità sono all'ordine del giorno. Non solo si ha paura di ammalarsi, con tutte le implicazioni fisiche ed emotive che comporta l'affrontare una malattia più o meno seria, il dubbio che attanaglia chi si trova a doversi curare è anche un altro: in questa struttura saranno in grado di guarire la mia patologia? Mi sto affidando a un reparto d'eccellenza? A queste domande cerca di rispondere il servizio offerto dal portale "Dove e come mi curo", che nella sua mission individua come obiettivo primario quello di aiutare i cittadini a districarsi nella scelta delle strutture ospedaliere migliori per il trattamento di diverse patologie. Suddiviso in tre grandi macro-aree, "Dove e come mi curo" mette in grado l'utente di poter comprendere quali ospedali o istituti di ricerca pubblici e privati possono fare al caso proprio per la cura di determinate malattie o per l'erogazione delle varie prestazioni sanitarie.

Complessivamente sono state vagliate 1.372 strutture accreditate e catalogate 178 prestazioni sanitarie, suddivise per Regione d'appartenenza e ordinate a seconda del punteggio ottenuto attraverso l'elaborazione di 65 indicatori di qualità. Dal tumore al seno, a quello del colon, passando aneurismi, fratture, interventi di otorinolaringoiatria e parti cesarei e naturali, navigando sul sito è possibile comparare le percentuali di successo delle operazioni chirurgiche parametrate al numero totale di interventi svolti durante un intero anno e comprendere quindi la qualità della struttura scelta e se questa può davvero essere adatta alle proprie esigenze.

 

Per la cura del tumore al colon, per esempio, è il Policlinico Gemelli di Roma il miglior istituto in Italia, al primo posto con 365 ricoveri, un tasso di mortalità a 30 giorni di 2,62 e una degenza media di 7 giorni. Al secondo posto abbiamo l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana con 293 interventi, un tasso di mortalità di 4,12 e una degenza media di 8 giorni, al terzo il Presidio Ospedaliero Molinette di Torino con 286 interventi, un tasso di mortalità di 1,4 e una degenza media di 8 giorni.

Tumore della pelle? Meglio rivolgersi all’Istituto Dermopatico dell’Immacolata I.D.I. di Roma che, con 2297 ricoveri annuali risulta essere la miglior struttura d'Italia per la cure di questo tipo di patologia. Al secondo posto figura invece l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e al terzo l’Istituto Nazionale dei Tumori di Napoli.

 

Per i tumori pediatrici, in cima alla classifica c’è l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma con 565 ricoveri, al secondo posto l’Azienda Ospedaliera Meyer di Firenze con 266 ricoveri e al terzo l’Ospedale di Padova con 224 ricoveri.

Serve un’angioplastica coronarica? In pole-position abbiamo il Centro Cardiologico Monzino di Milano con 1870 ricoveri , seguito dall’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze con 1296 ricoveri e la Clinica Mediterranea di Napoli con 1221 ricoveri.

 

Per le fratture del collo del femore, primo in classifica l’Istituto Rizzoli di Bologna con 696 interventi nel 2015, un tasso di mortalità a 30 giorni dal ricovero di 3,75 e un tasso di intervento entro 2 giorni di 83,95. Al secondo posto l’Azienda Ospedaliera di Perugia con 659 interventi, un tasso di mortalità del 5,43 e un tasso di intervento entro 2 giorni del 40,4 e infine, al terzo posto, l’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze con 634 interventi, un tasso di mortalità del 4,62 e un tasso di intervento entro 2 giorni del 60,19.

Per le fratture di tibia e perone, meglio rivolgersi all’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze con all'attivo 196 ricoveri nel 2015 e un tempo medio di attesa di 6 giorni, al Centro Traumatologico Ortopedico di Torino con 177 ricoveri e un tempo di attesa di 3 giorni e all’Azienda Ospedaliera Cardarelli di Napoli, terza in classifica con 147 ricoveri e 6 giorni di attesa.

 

Sul trattamento in artroscopia del ginocchio, primo nella classifica nazionale è la Casa di Cura S. Giorgio di Pordenone, con 1818 ricoveri per artroscopia e un tasso di re-intervento di 1,22, al secondo posto figura invece la Casa di Cura San Giuseppe di Arezzo con 1235 ricoveri per artroscopia e tasso di re-intervento di 0,7 e infine l’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano con 1188 ricoveri e tasso di re-intervento di 0,6.

Sostituzione del ginocchio? Il top in Italia è l’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, al secondo posto il Policlinico Abano Terme e al terzo l’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Verona.

In ambito otorinolaringoiatra, per un impianto cocleare "Dove e Come mi curo" piazza in pole position l’Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza. Al secondo posto figura l’Ospedale di Padova e al terzo la Casa di Cura Privata Piacenza. Mentre, per un intervento all'orecchio medio prima in classifica è la Casa di Cura Privata Piacenza, seguono l’Azienda Ospedaliero Universitaria Senese e l’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze. Per quanto riguarda il trattamento del naso, primo in classifica l’Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese, seguono l’Ospedale di Manerbio di Brescia e la Casa di Cura Castelli di Bergamo.

 
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