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Italia sempre più in fondo alla classifica del benessere

Secondo il Prosperity Index 2014 che misura la prosperità di 142 Stati nel mondo, l’Italia ormai è solo al trentasettesimo posto.
A cura di Antonio Palma
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Italia sempre più ai margini della classifica mondiale sulla prosperità dei propri cittadini. Secondo il Prosperity Index 2014, l'indice che misura la prosperità di 142 Stati nel mondo, infatti il nostro Paese si piazza solo trentasettesimo, dietro a Costa Rica, Slovacchia e Kuwait. Insomma se gli stessi criteri utilizzati fossero applicati per selezionare i membri della cerchia del G20, l'Italia sarebbe non solo esclusa ma relegata al livello dei Paesi in via di sviluppo. Secondo l'indice anglosassone, creato dal think tank londinese Legatum Institute, in particolare la qualità della vita in Italia sembra ormai profondamente compromessa soprattutto a causa della perdurante crisi economica, ma anche del degrado della politica, delle libertà personali e dell’educazione. Una situazione che è peggiorata sempre di più nel corso degli ultimi anni visto che dal 2009 ad oggi l’Italia ha perso undici posizioni, ma ben cinque solo nel 2014.

Governi percepiti come corrotti

A pesare ovviamente è il dato economico con gli italiani costretti sempre di più a intaccare i risparmi di una vita anche a causa dell'aumento della disoccupazione che è tra le più alte d'Europa. Del resto tutti sano che l'Italia si appresta a chiudere in recessione il terzo anno consecutivo e tutto questo influisce sulla fiducia generale dei cittadini che infatti sono sempre più scoraggiati. Secondo lo studio, gli italiani non credono più nelle istituzioni, siano queste politiche, finanziarie o giuridiche. Ad aggravare tutto questo è il livello di corruzione percepita che risulta fra i più alti del mondo. Un fattore che frena ulteriormente il Paese visto che come spiega lo studio, “I governi percepiti come corrotti hanno più difficoltà ad imporre ai cittadini politiche di revisione della spesa ed altre impopolari scelte necessarie a curare i malesseri economici". In definiva il basso consenso popolare del governo rende poi “estremamente difficili in questi Paesi le azioni necessarie a rivitalizzare le loro economie in declino”.

Resistono salute e famiglia

Unici dati nettamente positivi per l'Italia sono la salute e la famiglia. Secondo l’indagine, infatti, gli italiani hanno il primato europeo per la salute perché oltre ad essere i più longevi del Vecchio Continente sono anche quelli con il minor numero di problemi di salute. Infine, pur con meno soldi in tasca e poca fiducia nel futuro, gli italiani non rinunciano a sposarsi conquistando il primato europeo nei matrimoni.

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