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Il giallo del cadavere nel trolley: donna morta di stenti, non è la cinese scomparsa in crociera

I risultati dell’autopsia sul corpo della donna trovata all’interno di una valigia abbandonata lungo la banchina del porto di Rimini confermerebbero che non si tratta della cinese Xing Lei Li, sparita a febbraio durante una crociera. La donna, magrissima, sarebbe morta di stenti.
A cura di Susanna Picone
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Magrissima, denutrita, tanto da sembrare “uscita da un lager”. Così è apparsa la donna rinvenuta in un trolley abbandonato lungo la banchina del porto di Rimini. Trolley recuperato lo scorso 25 marzo da due amici che stavano lavorando alla rimessa in acqua di una barca. Il cadavere appartiene a una donna dai tratti asiatici che per il momento non ha ancora un nome ma che, stando a quanto emerso dall’autopsia eseguita in mattina, sarebbe morta di stenti. Gli esami non avrebbero evidenziato cause esterne che possano aver provocato la morte. Escluso quindi il decesso per asfissia o annegamento. È ipotizzabile che la donna fosse già in fin di vita quando è stata messa da qualcuno all’interno della valigia e che possa appunto essere morta di stenti. Il cadavere, ripiegato nel trolley e senza vestiti, era in stato di decomposizione e la morte sarebbe avvenuta almeno dieci giorni fa.

Ancora ignota l’identità della donna trovata nel trolley – Dalle indagini è emerso anche che non si tratterebbe di Xing Lei Li, la donna cinese di trentasei anni sparita lo scorso febbraio durante una crociera tra Italia e Grecia con il marito che è stato poi arrestato con l'accusa di omicidio ed è attualmente rinchiuso nel carcere a Rebibbia. A portare a questa conclusione sarebbero più fattori come ad esempio quello dell’altezza. La donna ritrovata nel trolley era alta un metro e 73 centimetri, cioè almeno 20 centimetri in più della cinese scomparsa in crociera. Il secondo è quello dell’itinerario della crociera su cui la cinese che è sparita si trovava: l’imbarcazione ha toccato luoghi molto lontani da Rimini, dove è stata trovata la valigia, e sembra improbabile che il cadavere possa essere stato trasportato dalle correnti per oltre 1200 chilometri. Inoltre, lo stato di sofferenza fisica in cui è stato trovato il cadavere non combacerebbe con quello della donna scomparsa. La polizia prosegue le indagini per risolvere il caso.

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