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I dipendenti statali potranno essere forzatamente richiamati dalle ferie

L’agenzia Aran ha pubblicato un documento che chiarisce le procedure da adottare in caso di richiesta e fruizione delle ferie per i dipendenti statali: malattia e ferie solo a giornata, non sarà più possibile usufruirne a ore, mentre se l’amministrazione dovesse ritrovarsi a far fronte a un picco di domanda, i dipendenti potranno essere richiamati dalle ferie, dietro risarcimento.
A cura di Charlotte Matteini
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Regole più ferree per gli statali. È quanto sostenuto dall'Aran, l'agenzia che rappresenta il Governo nelle trattative per il pubblico impiego, che ha recentemente pubblicato sul proprio portale le nuove linee guida che andranno a modificare le attuali regolamentazioni che tutti i dipendenti pubblici sono tenuti a rispettare, sia essi siano ministeriali, sia impiegati del catasto, dell'anagrafe o insegnanti.

Anzi, più che "modificare" le linee guida di Aran si limitano a chiarire alcuni aspetti che fino a oggi erano demandati all'interpretazione di quadri e dirigenti, che operavano in maniera disomogenea. Nel documento pubblicato sul sito dell'Agenzia, per esempio, vengono chiariti alcuni aspetti legati all'erogazione e alla fruizione di ferie e permessi. Secondo le nuove linee guida di Aran, infatti, ferie e malattia non potranno più essere utilizzate a ore, ma dovranno necessariamente coprire l'intera giornata.

Inoltre, viene previsto il rientro forzato del dipendente pubblico dalle vacanze, qualora l'amministrazione dovesse far fronte a "oggettive e prevalenti necessità organizzative". Nel caso in cui lo statale venisse richiamato a lavoro improvvisamente, avrà diritto al rimborso delle spese documentate di viaggio. Nel caso in cui il lavoratore dovesse sospendere le proprie ferie causa malattia, potrà farlo ma solo presentando adeguata documentazione. In qualunque caso, specifica Aran, il via libera al piano ferie spetta al diretto superiore.

La malattia, inoltre, non potrà essere utilizzata per l'attività sindacale, spiega Aran nelle linee guida, in quanto "la stessa appare incompatibile con il riposo psico-fisico necessario a una rapida ripresa della prestazione lavorativa". Insomma, chi volesse svolgere attività sindacale, dovrà attingere dal monte ore di permesso maturato nel corso dell'anno. Per quanto riguarda, invece, i permessi concessi a chi usufruisce della Legge 104, "non possono essere convertite le ferie già fruite nei tre giorni di permessi per assistenza ai familiari portatori di handicap". A differenza della malattia, i permessi della 104 non possono essere fruiti nel mezzo delle ferie.

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