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Gloria Rosboch, perizia choc: la professoressa fu picchiata prima di essere strangolata

Gabriele Defilippi e Roberto Obert, i due uomini che hanno confessato di aver ucciso la professoressa di Castellamonte Gloria Rosboch, prima di strangolarla l’hanno anche presa a pugni e schiaffi. La perizia eseguita dal medico legale ricostruisce gli ultimi istanti di vita della donna.
A cura di Susanna Picone
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Roberto Obert e Gabriele Defilippi accusati del delitto di Gloria Rosboch.
Roberto Obert e Gabriele Defilippi accusati del delitto di Gloria Rosboch.

Non ci sono dubbi sul fatto che Gloria Rosboch sia stata strangolata. Ma prima di trovare la morte la professoressa di Castellamonte è stata anche picchiata. A prenderla a pugni e schiaffi gli stessi uomini arrestati per l’omicidio, Gabriele Defilippi e Roberto Obert. Entrambi hanno confessato il delitto ammettendo di aver strangolato la donna nell’auto di Obert. L’autopsia, i cui risultati sono stati anticipati dal quotidiano Repubblica, non può ovviamente indicare chi sia stato l’autore materiale (i due si accusano a vicenda), ma è possibile che abbiano agito entrambi. Sul cadavere di Gloria sono state trovate “modeste lesioni da corpo contundente”. C’è anche un livido sul volto, “tra la radice del naso e la palpebra destra” compatibile con “un pugno o un malrovescio”. Secondo la perizia eseguita dal medico legale Roberto Testi un tentativo di difesa da parte della donna le ha anche provocato un ecchimosi sulla coscia destra. Gloria Rosboch potrebbe esserselo provocato sbattendo contro la parte inferiore del cruscotto “mentre si dibatteva” oppure “nel tentativo di immobilizzare la donna da parte da un soggetto diverso da chi ha operato lo strangolamento”.

Gloria Rosboch picchiata, strangolata e poi gettata nella cisterna

“L’aggressione è avvenuta cingendo il collo della donna con un laccio. E il suo aggressore era posto alle sue spalle”, dice ancora l’autopsia. Chi le ha stretto il collo ha esercitato “una violenta compressione” che ha portato anche alla frattura dell’osso ioide, segno che lo strangolamento è avvenuto “dall’avanti all’indietro, e dal basso in alto”. Dopo essere stata uccisa, la vittima è stata trascinata su una superficie sporca (così si sarebbe provocata escoriazioni sulle ginocchia) e poi gettata seminuda nella cisterna. Quando è stata gettata in acqua era già morta tuttavia l’autopsia non ha potuto indicare con certezza il momento del decesso ma solo dire “che le straordinarie condizioni di conservazione del corpo sono compatibili con una morte avvenuta immediatamente dopo la sparizione, il 13 gennaio”.

Ultime notizie sull’omicidio di Gloria Rosboch

Per l’omicidio della professoressa Gloria Rosboch sono attualmente in carcere tre persone: l’ex allievo Gabriele Defilippi, il complice-amante Roberto Obert e la mamma di Gabriele, Caterina Abbattista. Qualche settimana fa i due uomini sono stati ascoltati insieme dal procuratore di Ivrea: durante l’interrogatorio tra Defilippi e Obert sono volati insulti e urla. “Tira fuori i soldi di Gloria!”, ha gridato Defilippi. Accuse cui Obert ha risposto a tono urlando: “Bugiardo! Tua madre non doveva metterti al mondo”. La mamma di Defilippi, invece, continua a negare ogni coinvolgimento nella vicenda. Sotto inchiesta c’è anche la “telefonista” Efisia Rossignoli, la donna che ha ammesso di aver chiamato Gloria Rosboch fingendo di lavorare in banca.

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